di Diego Onida
> 3 Maggio 2021 - Sembrava, alla vigilia, una gara destinata a diventare facile preda per la Yamaha e invece ieri in terra andalusa a conquistare i primi due gradini del podio è stata la Ducati. E che Ducati, con Jack Miller e Francesco Bagnaia primo e secondo sul podio.
«Credo di essere la persona più felice del mondo in questo momento: Jerez è sempre stata una pista storicamente difficile per Ducati ed essere riusciti a chiudere al primo e secondo posto è molto importante per noi, soprattutto dal punto di vista tecnico – dice Luigi Dall’Igna, direttore generale Ducati Corse – Entrambi i piloti hanno disputato una gara eccezionale e sono stati bravissimi. Hanno saputo condurre una prova matura: Jack ha mantenuto un ottimo ritmo ed ha gestito la sua gara alla perfezione e Pecco, che all’inizio di questo fine settimana aveva faticato un po’, è riuscito a fare una bellissima gara chiudendo al secondo posto e ora è in testa al mondiale. Complimenti a entrambi, alla squadra e a tutta Ducati Corse».
Dopo il successo ottenuto da Loris Capirossi nel 2006, la squadra di Borgo Panigale torna così alla vittoria ed il secondo posto consente ad un raggiante Bagnaia, di conquistare seppur di soli due punti, la provvisoria testa del mondiale: «Questo risultato è davvero incredibile e spero che potremo continuare così anche nelle prossime gare che si disputeranno su piste più favorevoli – dice l’italiano – All’inizio del fine settimana ero un po’ in difficoltà ma, grazie al grande lavoro fatto insieme alla mia squadra, in gara mi sono sentito davvero a mio agio. Ho iniziato a spingere solo dopo i primi quattro giri per non stressare troppo la gomma posteriore: il mio ritmo era buono e mi ha permesso di recuperare sugli avversari e sorpassarli. Alla fine stavo anche avvicinandomi a Jack, ma a due giri dal termine ho preferito difendere il secondo posto e non prendere rischi inutili».
Secondo successo in MotoGP invece per il pilota australiano. Dopo aver preso la testa della gara al via per cederla a Quartararo al quarto passaggio, l’alfiere Ducati è riuscito a riprendersela definitivamente a dieci giri dalla fine, grazie anche ad un calo di prestazione del pilota francese: «Quando ho visto Quartararo in difficoltà, ho pensato che era il momento di passare al comando, anche se non ero sicuro di riuscire a restare in testa per così tanti giri. Alla fine però ce l’ho fatta e ho vinto la mia prima gara con Ducati» ha detto il pilota numero 43.
A completare il podio, un ottimo Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) che grazie a forza e determinazione, è riuscito a ribaltare il pronostico della vigilia, ottenendo un risultato che lo ripaga di un inizio di stagione avaro di soddisfazioni: «È stato un fine settimana fantastico – dice il romano – Abbiamo lavorato tanto e dopo le modifiche effettuate nel warm up, ho acquisito una maggior fiducia e mantenendo la giusta concentrazione sono riuscito a salire sul podio. Mi sto godendo molto questo momento e spero che continui nelle prossime gare».
Niente da fare invece per il suo compagno. Valentino è apparso ancora in affanno e ha concluso la gara al 17° posto, alle spalle del fratello Luca, distanziato di oltre 22 secondi dal vincitore. Aria di delusione all’interno del box Yamaha. Non lo nasconde Massimo Meregalli, team manager che riassume così la prestazione: «Oggi abbiamo avuto una gara difficile e deludente. Fabio ha avuto molto dolore al braccio destro, un vero peccato. È successo all'improvviso mentre era in testa alla gara con 1.4 secondi di vantaggio e il ritmo per vincere. Era completamente soddisfatto della moto e stava andando verso la vittoria. Maverick ha corso una gara regolare, ma a sofferto per la sua posizione di partenza (settimo tempo, terza fila, ndr) È importante partire davanti, soprattutto con i tempi sul giro così ravvicinati e purtroppo non siamo riusciti a far girare la moto come lui voleva. Nel complesso, questi non erano i risultati che avevamo previsto, ma la forma di Fabio nella prima metà di gara mostra che abbiamo un grande potenziale».
Per il francese quindi, nessun problema di gomme come si era ipotizzato all’inizio, ma un 13° posto finale dovuto ad un problema fisico, nello specifico sindrome compartimentale al braccio. In pratica un dolore che nasce dall’ingrossamento del muscolo dell’avambraccio fino ad esercitare una pressione tale sulle fasce che lo ricoprono, che il braccio si indolenzisce e perde sensibilità. A spiegarlo è lo stesso francese: «Il problema è stato chiaro. Per circa dieci giri sono riuscito a contenere Miller per un secondo, ma poi improvvisamente non ho più sentito il braccio destro. Eravamo in un'ottima posizione per vincere qui. Avrei potuto anche andare un po' più veloce. Il nostro punto di forza, guidare con la gomma usata non è stato necessario, perché non avevo più potenza nel braccio. Il prossimo gran premio è quello di casa ed è importante per me essere in perfetta forma su quella pista». Tutti le principali squadre, svolgeranno oggi sempre sul circuito Ángel Nieto una giornata di test ufficiali IRTA mentre la prossima gara è in calendario sul circuito francese di Le Mans dal 14 al 16 maggio.
Classifica piloti
1 Francesco Bagnaia (ITA) pt.66
2 Fabio Quartararo (FRA) pt.64
3 Maverick Viñales (SPA) pt.50
4 Joan Mir (SPA) pt.49
5 Johann Zarco (FRA) pt.48
6 Jack Miller (AUS) pt.39
7 Aleix Espargaro (SPA) pt.35
8 Franco Morbidelli (ITA) pt.33
9 Alex Rins (SPA) pt. 23
10 Brad Binder (RSA) pt.21
Classifica costruttori:
1 Yamaha pt.91
2 Ducati pt.85
3 Suzuki pt.53
4 Aprilia pt.35
5 Honda pt.33
5 Ktm pt.27
Classifica squadre:
1 Monster Energy Yamaha MotoGP pt.114
2 Ducati Lenovo Team pt.105
3 Team Suzuki Ecstar pt.72
4 Pramac Racing pt.65
5 Repsol Honda Team pt.40
6 Petronas Yamaha SRT pt.37
7 Aprilia Racing Team Gresini pt.37
8 Red Bull Ktm Factory Racing pt.30