lunedì 10 maggio 2021

GEIDUE sul podio al Rally Storico della Valpolicella


Thiene (VI), 10 maggio 2021 – Finalmente un risultato che porta una ventata d'ottimismo in casa Geidue, quello arrivato al termine del Rally Storico della Valpolicella. Svoltosi lo scorso sabato, il nuovo rally veronese con la sua collocazione a tre settimane dall'atteso Campagnolo, ha offerto la possibilità di compiere un attendibile test in campo gara, alle due vetture iscritte coi colori della scuderia di Thiene.
Ancor più interessante era per Riccardo Bianco e Nicola Rutigliano e la loro Ford Sierra Cosworth 4x4 Gruppo A, poter avere anche un confronto con altri esemplari della vettura da loro utilizzata per affrontare le sei prove speciali in programma, cinque delle quali regolarmente disputate.

La gara inizia in salita a causa della rottura del bilanciere che regola la frenata della vettura, creando uno scompenso che ha penalizzato il duo soprattutto nella seconda breve speciale, dopo aver realizzato il secondo tempo nella prima nonostante il problema per ovviare al quale, Bianco ha tentato un intervento di fortuna utilizzando gli elastici delle mascherine che aveva in auto.
Sistemato il problema in assistenza, la musica è cambiata e, pur considerando irraggiungibili i futuri vincitori, i tempi realizzati hanno dato il riscontro voluto.

"Nonostante il problema patito nelle prime due prove speciali – afferma Bianco – sono finalmente soddisfatto dell'andamento della gara. A parte l'inconveniente che non ha comunque compromesso la seconda posizione assoluta, la Sierra ha girato a dovere e questo ci fa ben sperare per il prosieguo della stagione e soprattutto per il Rally Campagnolo di fine mese, dove ci sarà il top dei piloti dei rally storici a contendersi le posizioni che contano. Spiace solo che Stefano si sia dovuto fermare per un problema, ma credo che prossimamente sulle strade di casa saprà farsi valere".

Il problema che ha fermato la Fiat 127 Gruppo 2 di Stefano Sbalchiero, che correva in coppia con Federico Casa, è stato causato dalla rottura di uno snodo uniball che ha provocato il cedimento di un braccetto della sospensione quando mancava una manciata di metri alla fine della prima speciale; danno che ha impedito di proseguire ma, nonostante tutto, i riscontri avuti da Sbalchiero sul rendimento della vettura fino a quel momento, hanno lasciato un'impronta di ottimismo per le prossime gare.

Foto di Videofotomax