BEDONIA (PR), 30 maggio 2021. Il 27° Rally del Taro parla varesino: ad aggiudicarsi la seconda prova della International Rally Cup sono infatti il pilota di Olgiate Olona Simone Miele ed il navigatore di Porto Valtravaglia Roberto Mometti su Citroen DS3 (classe WRC). Autori di una prova volitiva e decisamente concreta, i lombardi partono con attenzione per agguantare le redini della gara quando, nella terza prova, gli sloveni Avebelj-Andrejka (Skoda Fabia -R5), in quel momento leader della gara, ed i lariani Alessandro Re-Menchini (Fabia), terzi, compromettono la loro gara uscendo di strada e perdendo minuti preziosi.
A quel punto, Miele-Mometti legittimano il loro successo con tre successi parziali nelle restanti prove speciali (uno ex-aequo), agguantando pure il successo nella cosiddetta power-stage (la prova che assegna punti extra nell’ambito dell’IRCup), di fatto lasciando l’Alta Val di Taro con un bottino pieno che consente loro di balzare saldamente in testa alla classifica assoluta della serie dedicata ai rally internazionali su asfalto. A fine gara, il figlio d’arte gongola: “È andato tutto bene, ma che sudata! I nostri rivali hanno spinto sino all’ultimo, non c’è stato un attimo di tregua. Mi spiace per le vicissitudini dei due equipaggi che avevano dominato a Piancavallo, ma per noi, in ottica campionato, non poteva andare meglio. Guardiamo con rinnovata fiducia al prosieguo della stagione, ma consapevoli che dovremo lottare duramente nelle restanti tre gare. Il Taro? Gara splendida, con prove difficili e complete”.
Sorriso a trentadue denti anche per il parmigiano Marcello Razzini e l’aretino Filippo Alicervi. A bordo di una Skoda Fabia della Trico, l’equipaggio di Collecchio Corse è costantemente tra i più veloci (tanto da aggiudicarsi pure la quinta prova speciale) nella gare che segna il ritorno di Razzini nell’IRCup; per metà gara, Razzini culla il sogno di sbancare il rally di casa, salvo poi evitare saggiamente di rischiare di compromettere un argento di grande valore per cercare di dare la caccia all’unica vettura di classe regina in gara. “Sono estremamente felice – chiosa il pilota -, tornare sul podio dopo un anno e mezzo, e per di più in questa gara che resta tra le più difficili in circolazione, è davvero una grande soddisfazione. Siamo andati oltre le aspettative, abbiamo anche provato a tenere sulla corda Miele, ma nel finale ho preferito amministrare”. Razzini conquista anche il successo nel 13° Memorial Sebastiano Ghiorzi, assegnato al miglior pilota di Parma e provincia in classifica assoluta.
Ottimo il terzo posto del pisano Michele Rovatti e della lucchese Jasmine Manfredi. I toscani, in azione su una Skoda Fabia della SMD, mantengono un buonissimo passo, seppur mai al livello dei primi due: “Direi che sia stata una gara perfetta – spiega l’alfiere di Dimensione Corse, ancora a corto di esperienza sulle vetture a quattro ruote motrici -, perché la macchina è stata affidabile, veloce e con un assetto impeccabile, mentre io non ho commesso alcun errore. Più che il risultato, sono contento perché abbiamo dimostrato che ci stiamo avvicinando agli altri, e questo ci dice che stiamo lavorando sulla strada giusta”.
A cinque secondi dal podio chiudono i valtaresi Fabio Federici e Luca Orsi: i due locali (Skoda Fabia Delta Rally) occupano a lungo la terza posizione, cedendo il passo a Rovatti-Manfredi a causa di una piccola sbavatura nella penultima prova. Oltre il minuto di distacco chiudono il reggiano Antonio Rusce ed il lucchese Sauro Farnocchia (Skoda Fabia Erreffe), andati in crescendo nel corso della gara.
La seconda parte della top-10 è completata da Sartor-Ascalone (Skoda Fabia), leggermente attardati da una divagazione ad inizio gara, poi ecco Gamba-Gonella (Skoda Fabia Balbosca), rallentati da un’infelice scelta di assetto e gomme nel primo trittico di prove; regolari le gare degli altri lombardi Guerra-Maifredini (Skoda Fabia) e Felice Re-Bairani (Skoda Fabia HK Racing), mentre il decimo posto fa esultare l’equipaggio di Bedonia composto da Bertani-Oppimitti (Skoda Fabia Balbosca).
Pollice su anche per la gagliarda prova del pilota di Cannes Cyril Audirac e della cuneese Wilma Grosso (Renault Clio – S1600), padroni indiscussi tra gli equipaggi dotati di vetture a due ruote motrici, senza dimenticare il modenese Giacomo Guglielmini e lo spezzino Simone Giorgio (Ford Fiesta – R2B), subito alle loro spalle; esultando pure Giovanella-Destri e Zorra-Carbognani (entrambi su Peugeot 208), primi nelle due classifiche del Peugeot Competition Rally Cup Pro.
Masticano amaro Avebelj-Andrejka ed Alessandro Re-Menchini: gli sloveni, vincitori a Piancavallo, dimostrano tutta la loro competitività ma pagano caro un errore in frenata commesso (3’ i minuti persi, per lo più a causa del cambio del pneumatico posteriore destro), prima di alzare bandiera bianca nell’ultima prova a causa di un guasto alla pompa di alimentazione; pure il giovane lariano vede sfumare un’importante occasione per allungare in classifica.
TARO 2021, UN SUCCESSO ASSOLUTO. La ventisettesima edizione del Rally del Taro va in archivio con un bilancio assolutamente positivo: dopo l’ottimo riscontro in termini d’iscrizioni, la Scuderia San Michele intasca i complimenti di concorrenti ed addetti ai lavori, conquistati da questa due giorni di grande sport sviluppatasi senza il pur minimo intoppo. Un successo che i componenti del sodalizio capitanato da Michele Tedaldi condividono con i tanti partner – tra i quali Provincia, Prefettura ed amministrazioni locali - che, in un modo o nell’altro, hanno attivamente collaborato al ritorno dei rally nell’Alta Val di Taro dopo un anno di forzata assenza a causa della pandemia.
FOTO AMICORALLY