Nel corso degli anni intere generazioni di motociclisti hanno sognato di emulare le gesta dei vari piloti che hanno scritto pagine memorabili della storia delle due ruote vincendo i Campionati del Mondo della classe regina in sella a una Suzuki. Oggi Suzuki Italia dà a tutti questi appassionati un’opportunità imperdibile per sentirsi un po’ come i loro beniamini, allestendo una serie di GSX-R1000R rievocative dei leggendari colori cui sono legati i successi dei vari Sheene, Lucchinelli, Uncini, Schwantz, Roberts Jr e Mir. La cura di ogni dettaglio e la maestria con cui sono realizzate rendono le GSX-R1000R Legend Edition autentici capolavori, che toccano le corde più profonde degli appassionati.
Facendo una rapida carrellata delle sette versioni che compongono la famiglia della GSX-R1000R Legend Edition è facile riconoscere a prima vista quella dedicata a Kevin Schwantz, Il pilota texano ha saputo trasformarsi in un mito vivente e conquistarsi un posto speciale nel cuore degli appassionati grazie alla sua guida funambolica, frutto anche dei suoi trascorsi nel motocross. La sua incredibile generosità in gara lo ha portato spesso a essere paragonato a un kamikaze, capace di fare manovre impensabili per spettatori e avversari, specie in frenata. “Aspetto che il panico cresca e quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare.” ironizzava a suo tempo Schwantz, che ancora oggi è un ambasciatore del marchio Suzuki, l’unica Casa con cui abbia mai corso nel Motomondiale. Al suo attivo ci sono 104 gare, nelle quali ha colto la bellezza di 25 vittorie e 29 pole position. L’intervista completa sul canale YouTube di Suzuki Moto Italia.
La GSX-R1000R Legend Edition che rende omaggio alla vittoria di Kevin Schwantz nel campionato del mondo della Classe 500 del 1993 offre lo stesso colpo d’occhio della RGV500 di quell’anno, “una moto fantastica, con un grande equilibrio e divertente da guidare.” ricorda ancora il texano. Il suo schema grafico è tanto semplice quanto d’effetto, con il bianco e il rosso grandi protagonisti e il verde militare e il nero a fare loro da contorno. Sui fianchi della carena appare l’immancabile bollone, in cui oggi trova spazio il celebre 34 di Schwantz, nell’impossibilità di utilizzare il marchio di tabacchi che faceva allora da sponsor.
Nove podi nei primi nove gran premi della stagione, con quattro vittorie, tre secondi posti e due terze piazze: nonostante un avvio così promettente Kevin Schwantz fu protagonista nella stagione 1993 di un lungo braccio di ferro con Wayne Rainey, chiusosi anzitempo a causa di un drammatico incidente del rivale. “Non è esattamente il modo in cui avrei voluto vincere.” ricorda con rammarico Schwantz, che in quell’anno legittimò comunque il suo successo restando giù dal podio soltanto in tre occasioni.
La GSX-R1000R è l’ultima evoluzione della stirpe di moto sportive che da oltre 35 anni rappresenta l’indiscusso punto di riferimento della categoria, capace di primeggiare sulle piste come di regalare intense emozioni su strada ai motociclisti di tutto il mondo. Nella sua storia la GSX-R ha vinto innumerevoli gare e campionati in Europa, negli Stati Uniti e in Australia, oltre al Senior TT sull’Isola di Man, senza mai rinunciare a una grande fruibilità anche nell’uso quotidiano.
Questo straordinario equilibrio è frutto dell’ineguagliabile esperienza maturata dagli ingegneri di Hamamatsu e della loro abilità nel saper sfruttare su un modello di serie le tecnologie messe a punto per competere ai massimi livelli.
La GSX-R1000R utilizza per esempio un sistema di fasatura variabile delle valvole derivato dalla MotoGP per aumentare la coppia e la potenza su tutto l’arco della curva di erogazione, con picchi che sono pari rispettivamente a 118 Nm e 202 cv. La sua dotazione standard comprende sistemi elettronici di ultima generazione, tra cui controllo elettronico della trazione regolabile su 10 livelli, un quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e un Abs con funzione cornering, che regola il suo intervento in funzione dell’angolo di piega.