Suzuki, in concomitanza con il 60esimo anniversario nelle competizioni sportive, ha voluto dedicare una serie di livree esclusive per la sua GSX-R1000R, rievocative delle sette vittorie nella classe regina. Si tratta di edizioni limitate con colorazioni esclusive, che ricalcano quelle vittoriose con i campioni Suzuki, da Sheene a Mir, passando per i vari Lucchinelli, Uncini, Schwantz e Roberts Jr. Tutte le Legend Edition hanno verniciature di grande qualità, adattate alle forme sinuose della GSX-R1000R.Tra le sette livree proposte dalla Legend Edition, una rende omaggio alla vittoria di Marco Lucchinelli nel Campionato del Mondo della Classe 500 nel 1981. Il pilota spezzino è ancora oggi molto amato dal pubblico per il suo estro, la sua schiettezza e la sua aria scanzonata. Il suo atteggiamento nel paddock e in pista gli è valso il soprannome di Cavallo Pazzo e molti lo ricordano con l’immancabile bandana al collo e per il suo atteggiamento disinvolto.
La GSX-R1000R Legend Edition dedicata a Lucky rielabora i colori e le grafiche originali del 1981. La moto segue dunque lo stesso schema cromatico della RG500 schierata in quell’anno dal Team Gallina, con la parte superiore e quella inferiore in blu scuro, mentre il bianco predomina nella zona centrale. Gli altri elementi distintivi sono alcuni tratti rossi, la tabella gialla con il numero 5 e la stella portafortuna, protagonista anche della canzone portata l’anno successivo da Lucchinelli al Festival di Sanremo.
Marco Lucchinelli arrivò al titolo di Campione del Mondo della Classe 500 grazie soprattutto a cinque primi posti e ad altri due piazzamenti a podio. Dopo un terzo posto in Germania e un quinto in Italia, Lucky ottenne la prima vittoria dell’anno in Francia, chiudendo quindi secondo nella gara successiva, corsa in quella che allora era la Jugoslavia. La svolta della stagione venne con la vittoria nei tre successivi Gran Premi di Olanda, Belgio e San Marino. Dopo una battuta a vuoto dovuta al 19° posto ottenuto in Inghilterra, Lucky salì di nuovo sul gradino più alto del podio in Finlandia, ma la certezza della vittoria finale arrivò solo in occasione dell’ultima gara in Cecoslovacchia.
Il 1981 fu un anno da incorniciare per Suzuki, che ottenne anche il titolo di Vicecampione del Mondo con l’americano Randy Mamola. La Casa di Hamamatsu si aggiudicò per il sesto anno consecutivo il Campionato del Mondo Costruttori e i suoi piloti totalizzarono nel complesso 8 vittorie e 10 pole position sul totale delle 11 gare disputate.
La GSX-R1000R Legend Edition veste con un look dal sapore retrò con un pacchetto tecnico senza eguali. Sotto la carenatura nasconde una ciclistica evoluta, un motore dalle grandi prestazioni e i più moderni sistemi elettronici di controllo, che aiutano il pilota a sfruttare con la massima naturalezza l’incredibile potenziale della moto. Il telaio a doppia trave in alluminio è leggero e compatto, eppure incredibilmente rigido. La sospensione anteriore conta su una splendida forcella Showa BFF con piastra superiore alleggerita, mentre il forcellone ha il perno inserito in un’asola che consente di variarne la posizione, per una più fine messa a punto dell’assetto.
Molte soluzioni tecniche impiegate dalla GSX-R1000R sfruttano l’esperienza maturata nel Campionato del Mondo Endurance, mentre altre derivano dalla MotoGP. Un esempio viene dal sistema SR-VVT, che modifica l’alzata e la fasatura delle valvole in funzione del regime del motore per assicurare un’eccezionale elasticità ai bassi e un allungo veemente. La potenza massima erogata dal quattro cilindri di Hamamatsu è di 202 cv, mentre la coppia massima è di 118 Nm.
Per essere imbattibile tra i cordoli, pur restando controllata ed efficace su strada, la GSX-R1000R monta di serie il controllo della trazione Motion Track TCS regolabile su 10 livelli, il quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e l’ABS con funzione cornering, che regola il suo intervento in base all’angolo di piega.
Credits: Press Suzuki