Simone Iaquinta si laurea campione 2020 della Porsche Carrera Cup Italia a Monza nella domenica in cui Aldo Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) si aggiudica la finale gara 2 nell'ultimo, palpitante round stagionale del monomarca tricolore. Una corsa che ha vissuto un ulteriore concentrato di emozioni dopo i colpi di scena già visti sabato in gara 1 e che sembravano aver compromesso le speranze di titolo dello stesso Iaquinta, vittima di una foratura. Il campione in carica di Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano, però, non si è arreso e in gara 2 ha rimontato da 16esimo in griglia a secondo a suon di sorpassi e giri veloci. Il pilota calabrese ha così conlcuso sul podio alle spalle di Festante ma davanti a David Fumanelli (Team Q8 Hi Perform), vincitore sabato e stavolta terzo sul traguardo dell'Autodromo Nazionale quando era diventato unico rivale di Iaquinta per il campionato dopo che Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) era stato costretto al ritiro per un problema al semiasse al giro 4. Con lo sfortunato pilota bresciano fuori gara e Fumanelli alle sue spalle, Iaquinta si è aggiudicato il secondo titolo assoluto consecutivo personale, impresa che in Carrera Cup Italia era riuscita in passato soltanto ad Alessandro Balzan.
Tra i verdetti finali della stagione 2020, il fine settimana all'autodromo brianzolo ha assegnato il titolo Team alla squadra del pilota campione, Ghinzani Arco Motorsport, la compagine bergamasca diretta da Giacomo Scanzi ed Emilio Callioni. Per quanto riguarda la Michelin Cup è Bashar Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) ad aggiudicarsi l'alloro, che diventa il suo secondo nella categoria riservata ai gentlemen drivers dopo quello messo in bacheca nel 2018. Sul fronte Scholarship Programme, invece, Aldo Festante, autore di una seconda parte di stagione da protagonista di vertice con, oltre al successo odierno, una pole position e ulteriori due podi all'attivo, si è aggiudicato la nomination per l'International Shoot Out, la sfida finale tra i più meritevoli giovani piloti provenienti dalle varie Carrera Cup nazionali con in palio la possibilità di diventare pilota Junior ufficiale di Porsche Motorsport. Presenti all'annuncio anche gli altri 23 selezionati a inizio stagione per il progetto di coaching tricolore. Tra questi Stefano Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena), indicato come eventuale wild card italiana per l'evento internazionale.
Tornando a gara 2, Festante, 20enne astro nascente campano, ha costruito il suo primo successo nella serie di Porsche Italia prendendo il comando delle operazioni già al primo giro superando sia Benedetto Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) sia il compagno di squadra Emil Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino), che partivano davanti a lui in prima fila. A quel punto Festante ha cercato di prendere il largo, riuscendo a distanziare gli inseguitori fino a metà gara, quando nel giro di pochi minuti ha dovuto gestire due situazioni di safety car e alle ripartenze controllare soprattutto gli arrembaggi di Riccardo Pera, nel frattempo risalito secondo alle sue spalle con la 911 GT3 Cup di Ebimotors. Nel frattempo le posizioni da top-5 andavano delineandosi con l'avanzare in rimonta dei tre protagonisti della lotta per il titolo assoluto. Quaresmini, che da campione 2018 aveva anche lui la possibilità di aggiudicarsi il secondo titolo personale, era riuscito a rimanere davanti a Fumanelli dopo un bel duello nei primi giri, ma come accennato è stato poi costretto al ritiro. A quel punto l'attenzione si è spostata sul duello Fumanelli-Iaquinta, che prima della gara erano appaiati in classifica con 128 punti a testa. Il driver calabrese è stato autore di una rimonta al cardiopalma ritrovandosi al giro 6 alle spalle del rivale brianzolo e poi infilandolo al giro 8 nel tratto Ascari-Parabolica, poco prima dell'ingresso della prima safety car.
I due periodi di caution si sono resi necessari in un primo momento per rimuovere le vetture di Marzio Moretti in zona Variante della Roggia (contatto costato un drive-trough a Giacomo Barri) e in Parabolica quelle di Gianluca Giorgi e Diego Locanto (finite in ghiaia per un contatto fra i due) e in seguito per l'uscita di pista di Stefano Bianconi, laureatosi sabato campione della Silver Cup, alla curva Ascari. Approfittando della ripartenza dalla seconda safety car, Iaquinta e Fumanelli hanno superato Strignano, il rookie pugliese come in gara 1 autore di una prestazione di vertice ad appena la terza presenza in Carrera Cup Italia, conclusa però con una penalità che lo ha retrocesso da quarto a fuori dalla zona punti. Sempre più in battaglia fra loro, Iaquinta e Fumanelli hanno poco dopo superato anche Pera. Al 21enne pilota toscano è stata comminata una penalty di 5 secondi per aver chiuso forzatamente il rivale del team Q8 Hi Perform alla fine del rettifilo principale. La decisione degli stewards ha retrocesso Pera da quarto al traguardo a decimo e, in aggiunta a quella inflitta a Strignano, alle spalle di Festante-Iaquinta-Fumanelli ha promosso quarto Monaco, autore di una convincente rimonta, quinto Skaras e sesto Risto Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari), al secondo arrivo a punti su due a Monza.
La nona piazza assoluta vale vittoria e, come accennato, il titolo a Bashar Mardini in Michelin Cup. Il gentleman driver canadese bissa il successo del 2018 e sale sul gradino più alto del podio di Monza, sfuggitogli sabato, precedendo Marco Galassi (Team Malucelli), al secondo podio su due nel weekend, e Luca Pastorelli, che per Krypton Motorsport ha cercato fino all'ultimo di insidiare Mardini per il titolo. Detto di Bianconi uscito di pista ma già campione in Silver Cup, la categoria con protagoniste le 991 GT3 Cup gen.I si è conclusa con la vittoria di Max Montagnese, che torna al successo con il team GDL Racing davanti a Carlo Scarpellini (Tsunami RT).
Simone Iaquinta (campione 2020): "Non so neppure io come abbia fatto! E' stata una gara 2 entusiasmante, credo la più bella della mia vita. Ringrazio il team che mi ha dato la macchina giusta per vincere il campionato e mi complimento con Fumanelli e Quaresmini, con i quali è stata una sfida sempre molto ravvicinata in un monomarca dove il livello, anche tecnico, è sempre più elevato. Ci ho creduto, stanotte non ho dormito ripensando a quanto mi era accaduto sabato sulla posteriore sinistra, ma bisogna sempre crederci, perché tutto può succedere!".
Aldo Festante (vincitore gara 2): "Questa vittoria in Carrera Cup Italia per noi era importantissima. E' stata una giornata molto positiva e grazie al team abbiamo anche scelto la strategia ideale. Le due safety car mi hanno fatto davvero sudare alle ripartenze, ma il risultato finale è il culmine di un durissimo lavoro svolto durante l'intera stagione con Ombra Racing e all'interno della Scholarship Programme. Questi progressi sono arrivati anche grazie a questo progetto, è stato come avere sei compagni di squadra".
La classifica di gara 2 (domenica)
1. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) 14 giri in 30'45"195 alla media di 158,2 km/h; 2. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) a 0"235; 3. Fumanelli (Q8 Hi Perform) a 0"939; 4. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 3"717; 5. Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) a 4"094; 6. Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari) a 4"549; 7. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 4"567; 8. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 4"674; 9. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 6"443; 10. Pera (Ebimotors) a 6"680; 11. Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 8"713; 12. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 8"907; 13. Galassi (Team Malucelli – Centro Porsche Varese) a 9"508; 14. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 10"066; 15. Donzelli (GDL Racing) a 12"250; 16. Bacci (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 15"584; 17. Montagnese (GDL Racing) a 19"734; 18. Scarpellini (Tsunami RT) a 21"430; 19. Barri (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 30"977.
Giro più veloce: il 3° di Simone Iaquinta in 1'49"557 alla media di 190,4 km/h.
Credits: Ufficio Stampa Porsche