Milano, 18 ottobre 2020. Pietro Peccenini è protagonista con il team TS Corse anche nel secondo appuntamento dell'Ultimate Cup Series a Magny-Cours. Reduce dalla vittoria nel diluvio conquistata a fine settembre, nel weekend il pilota milanese si è giocato le posizioni da podio alla prima esperienza in una 4 Ore endurance corsa in notturna, nella quale alla fine si è dovuto accontentare del quarto posto sulla Duqueine D08 motorizzata Nissan della classe LMP3 che condivide con il compagno di squadra transalpino Hugo Carini.
Nel terzo round del Challenge Proto, l'equipaggio del team lombardo ha lottato a lungo per la seconda piazza dopo aver mostrato un ritmo-gara ad alta competitività soprattutto nelle due ore centrali della corsa, che sul circuito francese ha visto i prototipi impegnati a fari accesi. Purtroppo, proprio all'ultima sosta per cambio pilota, con Pietro che aveva lasciato il volante nelle mani di Carini, la macchina non voleva saperne di ripartire, sembra a causa di un'usura anomala della frizione sulla quale la Duqueine sta già investigando, e i due hanno perso sei giri (solo parzialmente recuperati al rientro in pista), retrocedendo a quel punto in quarta posizione.
Peccenini dichiara al rientro da Magny-Cours: “Fino all'inconveniente occorso nell'ultima sosta abbiamo dimostrato di avere un buon passo anche sull'asciutto dopo la vittoria nel diluvio del mese scorso. Credo che avremo presto le nostre chance per concretizzarlo. Aldilà della classifica e del quarto posto di questo weekend, in quest'anno d'esordio nell'endurance l'obiettivo è stare al passo con i team più navigati e giocarcela. Senza il contrattempo il secondo posto sarebbe stato possibile, oltre che un risultato molto soddisfacente visto che era la prima volta in notturna per me. A livello di guida ho fatto degli importanti progressi nel corso del weekend. Ho capito meglio come utilizzare l'impianto frenante e il traction control in maniera più redditizia. La guida in notturna come 'paura' l'abbiamo sicuramente superata: si può andare forte anche di notte, pur se qualcosina si paga. Poi il lavoro sul prototipo è stato entusiasmante e anche Hugo è sempre più coinvolto nella squadra. Il team ha preparato una macchina che ti permetteva di godere, potevi spingere e divertirti. Torniamo con un piazzamento dietro al quale ci sono tanti progressi e dedichiamo un pensiero finale a Daniel Dechaumel, sfortunato protagonista di un'uscita di pista al quale tutto il circus dell'Ultimate Cup ha reso omaggio”.
Foto Marco Pieri