E' trascorso un anno dalla storica affermazione ottenuta in Sardegna da Matteo Luise, primo assoluto al Rally Storico della Costa Smeralda sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A condivisa, nell'occasione, con Flavio Zanella alle note. Un successo che ha fatto parlare a lungo il mondo delle auto storiche, suggellando un 2019 glorioso per il pilota di Adria, campione italiano in classe A-J2/2000 del quarto raggruppamento.
Un anno è passato e la stagione in corso, a mezzo servizio a causa del Coronavirus, non ha permesso al portacolori del Team Bassano, sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro, di togliersi meritate soddisfazioni, dimostrandosi veloce in prova ma bersaglio della dea bendata.
Con il sogno di portare in Polesine un bis tricolore ormai svanito Luise attende, con ansia, di sbarcare in terra sarda per riassaporare un territorio che ha segnato la propria storia sportiva.
“È già passato un anno dal Costa Smeralda” – racconta Luise – “e fa un certo effetto pensare di tornare ad affrontare una gara che abbiamo vinto lo scorso anno. Nel recente passato non ci è mai capitata una situazione simile perchè tutte le assolute che abbiamo fatto sono poi sparite dal calendario sportivo. Penso al nostro Adria che abbiamo vinto nel 2015 e che abbiamo aspettato nel 2017 per rivincerlo, ora defunto, ed al Dolomiti Historic vinto sempre nel 2015. Presentarsi al via come vincitore della passata edizione, rivedersi nelle immagini ufficiali dell'evento, è un'emozione davvero indescrivibile. Pensare di aver vinto con la nostra piccola Ritmo è davvero un ricordo indelebile, tra i più belli della mia carriera sportiva. Che emozione.”
Una doppietta che, sulla carta, sembra impossibile, vista l'entrata del Costa Smeralda nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ultimo evento di una serie tricolore a ranghi ridotti.
“Il primo pensiero sarebbe quello di ripetersi” – sottolinea Luise – “ma quest'anno sappiamo che sarà impossibile. Mi manca un'assoluta con la Melissa ma sono sicuro che arriverà presto.”
Sempre seguito sul campo, come un ombra, dalla premiata ditta composta da Valentino Vettore e Silvano Amati, Luise sarà chiamato ad affrontare otto tratti cronometrati, divisi in due tappe.
Si partirà Venerdì 16 Ottobre, nel pomeriggio, per disputare due passaggi sulle prove speciali di “San Pasquale” (13,64 km) e “San Pantaleo” (3,94 km), seguite al Sabato dalle altrettante tornate sulla “Lo Sfossato” (11,83 km) e sulla “Aglientu” (18,70 km).
“A parte una prova che è stata girata ed allungata” – conclude Luise – “il percorso è lo stesso dello scorso anno e questo ci permetterà di sfruttare l'esperienza maturata qui, a differenza dei protagonisti del CIRAS che non erano presenti nel 2019. Speravamo nella notte perchè, lo scorso anno, abbiamo fatto la differenza ma questa volta non ne avremo. Le prove sono belle, ci piacciono molto. Sarebbe bello poter partire da Porto Cervo con il numero uno sulle fiancate.”