Bilancio positivo per la Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia 2020, la gran fondo delle moto e da due anni delle auto d’epoca, organizzata dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri e dal Borzacchini Historic Club di Terni. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale e l’ASI.
Originariamente in programma dal 17 al 23 maggio, è stata posticipata a metà settembre a causa della pandemia. Dopo la prima tappa da Verona a Treviso, le altre frazioni hanno portato la carovana delle moto e delle auto d’epoca a Cortina d’Ampezzo, Trento, Salsomaggiore Terme, Montecatini Terme e ancora a Verona Villafranca, dove l’evento si è concluso dopo oltre 1700 Km.
Purtroppo degli oltre 150 iscritti, soltanto la metà hanno scelto di prendervi parte. Grandi assenti soprattutto nelle moto, gli affezionati partecipanti provenienti da Spagna, nord Europa, Stati Uniti, Sud America e Australia che avrebbero dovuto sottostare a lunghi periodi di quarantena prima e dopo la gara, ma tutti hanno già confermato il loro ritorno nel 2021.
Un vero e proprio museo itinerante formato da una quarantina di moto e altrettante auto, costruite a cavallo degli anni Cinquanta, in particolare fra le due ruote tutte quelle che hanno partecipato al Motogiro agonistico dal 1953 al 1957: Ducati, Mondial, Morini, Benelli, Gilera, Rumy, Triumph. Fra le auto, Ferrari, Maserati, Alfa, Lamborghini, MG, Aston Martin, Cisitalia e Porsche.
Nelle foto di Giorgio Baratta l'arrivo a Salsomaggiore.