lunedì 10 agosto 2020

MotoCorse/ Manuel Gonzalez sempre più in alto in Supersport con ParkinGO Kawasaki


Continua la progressione di Manuel Gonzalez nella classe Supersport600 con la ParkinGO Kawasaki. Il 18 enne di Madrid, che lo ricordiamo è il più giovane Campione del mondo nella storia delle moto, non è più una sorpresa, e dopo 5 gare si è inserito stabilmente nel lotto dei piloti che contano della impegnativa classe cadetta delle derivate di serie. Con il 10° e il 6° posto ottenuto nelle due gare di Portimao, Manuel occupa oggi il 9°posto in classifica generale, ed è il migliore dei rookie provenienti dalla 300cc.

In Gara 1 Gonzalez, che scattava dalla 8a casella in griglia, dopo un’ottima qualifica, è transitato 11° al primo passaggio, si è rapidamente liberato di Soomer (Yamaha) e di Webb, ma nel finale ha subito il ritorno dell’estone Soomer chiudendo decimo. Ha vinto Andrea Locatelli (Yamaha).
Bellissima la prestazione in Gara2. Gonzalez è scattato bene, al 5° giro ha passato Soomer guadagnando l’ottavo posto, poi ha scavalcato Oettl (Kawasaki) e infine con un magistrale sorpasso all’ultimo giro ha avuto la meglio del francese Perolari (Yamaha), chiudendo al sesto posto che è il suo miglior risultato stagionale. Ha vinto ancora una volta il leader del Campionato Locatelli (Yamaha).

Manuel GONZALEZ (ParkinGO Kawasaki n.81 -9° in classifica generale): «E’stato un altro week end positivo. Nella Gara1 di ieri mi si è addormentato l’avambraccio destro e sono rimasto senza forza all’arto, potevo a mala pena dare gas a fondo e rallentare. In qualche modo sono riuscito a gestire la gara e a chiudere con un decimo posto che era nel target. In clinica mobile mi hanno applicato un trattamento a freddo per riuscire a rilassare il muscolo. Questa mattina mi sono sentito meglio, anche se il disagio all’avambraccio continuava, ho marcato l’8° tempo nel warm up e sono riuscito a disputare una buona gara nonostante il dolore. Avrei potuto fare di più, ma continuiamo a lottare e a imparare».



WSSP 300, Edwards settimo in Gara2

Nella classe WSSP 300, bella Gara2 dell’australiano Tom Edwards che ha saputo inserirsi bene nelle bagarre tra 11 piloti divisi da pochi millesimi in lizza per il podio. Scattato non benissimo al via dalla 4° fila è transitato 14° al primo passaggio. Ha saputo riorganizzarsi molto bene passando Kawakami (Yamaha), Meuffels (KTM), Sofuoglu (Yamaha). Nel giro finale mentre stava sprintando per le prime posizioni è stato agganciato dalla Carrasco (Kawasaki) in una caduta. La spagnola è stata squalificata. La Gara era stata già fermata con la bandiera rossa per una precedente caduta ed è stata validata la classifica data dall’ultima registrazione dei trasponder. Ha vinto Deroue (Kawasaki), mentre Tom Edwards ha conquistato un ottimo settimo posto. In Gara1, vinta dalla Carrasco, Edwards era caduto al primo giro, mentre Filippo Rovelli non è riuscito a prendere il via avendo fallito la qualifica alla Last Chanche a causa di un problema tecnico.



Edoardo ROVELLI (ParkinGO Kawasaki team manager): «Si è chiuso un altro week end positivo per il team ParkinGO. Manuel Gonzalez è stato sempre protagonista in Supersport e senza il dolore al braccio destro che si è manifestato in entrambe le gare avrebbe potuto fare ancor meglio. Quando è arrivato al box dopo la Gara2 gli abbiamo tolto il casco osservando che era bianco come uno straccio per quanto aveva sofferto. Nella WSSP300 oggi Tom Edwards ha corso al suo livello, inserendosi nella lotta coi migliori. Dopo la bandiera rossa Tom è stato coinvolto in una caduta dalla Carrasco, poi squalificata per non essere rientrata ai box. In Gara 1 invece Edwards aveva subito una entrata scorretta da Sofuoglu che ne aveva provocato la caduta. Per Filippo Rovelli la mancata qualifica è stata provocata da una moto che gli si è parata davanti nelle FP3 quando stava completando un giro da prima fila. La caduta ha provocato danni al moto, velocemente riparati. Al via della last chanche la moto ha presentato problemi, Rovelli è rientrato in pista, ma gli è stata data bandiera nera per non aver atteso l’ok dei marshall».

Credits: Studio Bergonzini Comunicazione