Ottantacinque anni per il marchio Talbot-Lago, di cui si parla forse troppo poco, ma che è stata una presenza emblematica nell'automobilismo fino agli anni cinquanta. Quest'anno ricorre anche il settantesimo anniversario della vittoria della Talbot-Lago a Le Mans: era il giugno del 1950 e le due vetture francesi regolarono con un'incredibile doppietta una concorrenza composta da Jaguar, Aston Martin, Cadillac e naturalmente Ferrari, la vincitrice dell'anno precedente, la prima edizione del dopoguerra.
Nel 1950 furono molti i campioni a scoprire per la prima volta la magia di Le Mans, da Juan-Manuel Fangio a Maurice Trintignant fino a Jean Behra. La Talbot-Lago numero 5 si classificò al primo posto, pilotata da Louis Rosier e da suo figlio Jean-Louis.
A questa vittoria è legato una specie di enigma: si racconta infatti che Louis si accollò la quasi totalità dei turni di guida, lasciando a Jean-Louis il volante solo per una decina di minuti, giusto il tempo per riposarsi un po'. Si disse anche che Rosier senior avesse indossato la tenuta del figlio per evitare la squalifica a causa del superamento del tempo massimo di guida.
Tutto ciò venne smentito parecchi anni dopo da Rosier junior, ma le leggende sono dure a morire. Fatto sta che la Talbot-Lago è entrata nella storia di Le Mans con una vittoria assoluta, cosa che è sfuggita a tanti altri costruttori francesi che l'hanno inseguita per anni, come Henri Pescarolo o Yves Courage.
(testo e foto di David Tarallo)