Un gioco tra amici per un omaggio ad una squadra e una
città, con un semplice adesivo per riportare nei ricordi e nella memoria la
S.C.A.M. (Squadra Corse Auto Melegnano). Sono Luciano Passoni, scrittore e
melegnanese doc, Roberto Vanni, pilota lucchese, e Domenico Parrotta, pilota e
manager calabro-emiliano (calabrese quando è in Emilia e viceversa). I tre hanno
approfittato di una giornata di corse per riportare in pista una vettura con
logo della vecchia squadra.
La S.C.A.M. ha segnato l’epoca d’oro dell’automobilismo
sportivo melegnanese. Il sodalizio è nato nel 1968 come costola del Vespa Club
Melegnano, questo per partecipare alle gare della Formula 875 Monza, una nascente
categoria di corse automobilistiche, voluta dall’ACI Milano, che voleva favorire
la crescita e la formazione di nuove generazioni di piloti. Un progetto,
quest’ultimo, che aveva coinvolto nomi illustri dello sport auto di allora, tra
i tanti Romolo Tavoni arrivato alla direzione dell’autodromo brianzolo dopo
essere stato D.S. della Ferrari gestendo piloti del calibro di Ascari,
Castellotti, Hawthorn, Collins, P. Hill e Fangio, con vittorie di campionati
mondiali per piloti e per marche, senza contare le più importanti gare di
durata: Mille Miglia, Targa Florio, Le Mans, ecc. ecc..
Il Trofeo Cadetti, così fu denominato il campionato, una
serie di gare che ancora oggi tengono banco nell’automobilismo sportivo
amatoriale. La S.C.A.M. fu un esperimento quasi unico nel suo genere perché,
oltre alla gestione di piloti che gareggiavano con la propria vettura, acquistò
direttamente una Formula 875 Monza e la rese disponibile a piloti locali, il
primo dei quali, Dario Lampugnani, era un vespista che si divideva gli allori
sullo scooter con l’altra gloria locale Angelo Lavesi. Il pilota che comunque
si mise particolarmente in luce, con numerosi piazzamenti e vittorie, è stato
Franco Bosio.
Primo presidente della squadra fu Giuseppe Confalonieri,
tra i dirigenti e soci troviamo tra gli altri, Giuseppe Cremonesi, Enrico
Mariani, Giuseppe e Renzo Raineri, Domenico Dolcini, Guido e Fabio Gandini,
Luigi Righi. Preparatori delle vetture i fratelli Orazio e Carlo Riponi, che
hanno portato sino ai nostri giorni, attraverso una propria squadra, questa
passione. Ricordiamo la vittoria nei due Trofei Italiani U.I.S.P. 2017-2018 con
la loro Formula Junior e con pilota Paolo Collivadino. Negli anni successivi
altri dirigenti, soci e piloti si avvicendarono, tra questi Franco Bercellesi,
Gilmo Lorenzetti, Franco Giberti, Giovanni Biggiogero, Maurizio Gandini, Giulio
Conti, Gianpiero Saltarelli, Antonio Congiu e Luigi Carrà, mentre tra i piloti
troviamo Sergio Ravaglia, Edoardo Falcini, Delfino Pizzochera e anche Cristiano
Minellono, meglio conosciuto come autore di canzoni, vincitrici a Sanremo, e
spettacoli tv. Per un certo periodo, a seguito di fusione con la Scuderia
Concordia, tra i piloti ci furono Fernando Spreafico, Giorgio Francia, Adriano
Mascheroni, Sandro Parabiaghi, Gianni e Giorgio Garbellini. Ricordiamo inoltre
che la squadra portò in pista le L.A.B., motorizzate sia Moroni che Alloni,
altra gloria melegnanese dei fratelli Mario e Cesare Conca, coadiuvati in
questa impresa da Renata e Gianluigi Garrone.
Oltre a questa formula, la S.C.A.M. si impegnò
nell’organizzazione di una gimcana automobilistica in piazza Matteotti (Melegnano)
denominata I° Trofeo Fiera del Perdono. Questa nuova categoria, molto in voga
grazie all’organizzazione Sporturismo, favorì l’avvicinamento dei fratelli
Guido e Dino Massironi, Linda Massironi, Paolo Duma e Dino Trezzi che vinsero
diverse gare, ovviamente con le loro Fiat. Dopo una parentesi più glamour che
sportiva, con la presidenza di Marina Occhiena dei “Ricchi e Poveri” (nella foto, con Vittorio Brambilla, Cristiano Minellono e Umberto Balsamo), segnalata
anche dalla rivista Autosprint, la squadra cessò l’attività nel 1977/8. Oggi il
ritorno in pista con una Lola Alfa Romeo 3000 e in un contesto prestigioso
quale la serie BOSSGP FIA, dedicata alle Formula 1 e GP2, a fianco di Jaguar,
Renault, Dallara, Toro Rosso e Benetton. Storie di auto e di sport, storie
melegnanesi…e chissà che non sia finita qui. (Luciano Passoni)
Foto di Rosanna Galli
Archivio S.C.A.M.