Non si è concluso nel migliore dei modi l'esordio di Kikko Galbiati nel GT World Challenge Europe, il prestigioso campionato continentale andato in scena a Imola per il primo round della stagione 2020. La sfortuna ha infatti impedito al veloce pilota bresciano di salire in vettura per il proprio stint di gara, in seguito ad un contatto che all'inizio della seconda ora ha costretto l'equipaggio del team Imperiale Racing al ritiro.
Un vero peccato, visto che per il giovane Kikko l'occasione sarebbe stata molto utile al fine di potersi confrontare con i migliori specialisti al mondo della categoria, presenti sul circuito del Santerno per la prima tappa del campionato. In ogni caso, l'esperienza accumulata nel corso delle prove libere e delle qualifiche si è rivelata assai preziosa per Galbiati, capace di mettere in mostra prestazioni di assoluto rilievo al volante della Lamborghini Huracán GT3 Evo #23.
Presente sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari in coppia con Giovanni Venturini e Luca-Ayrton Mauron, Galbiati si è concentrato nel corso della prima giornata a trovare la migliore soluzione di set-up della vettura, forte della propria esperienza al volante del bolide di Sant'Agata Bolognese. Le performance sono progressivamente migliorate sino alle qualifiche, quando Kikko è sceso in pista durante il secondo turno facendo realizzare il 23esimo tempo assoluto in 1:42.739, a meno di un secondo dalla pole.
Le aspettative per la gara sembravano essere buone, vista anche la crescita di prestazioni manifestata nell'arco del week-end e i frutti dati dal lavoro sulla ricerca dell'assetto ideale. Sfortunatamente, un contatto che ha coinvolto Giovanni Venturini all'inizio della seconda ora ha impedito al team di continuare la propria gara. Il tutto è avvenuto in regime di Safety Car, quando le vetture si apprestavano a ripartire dopo una fase di neutralizzazione: nella discesa verso la Rivazza, Venturini è stato urtato da un avversario, con la sua Huracán che ha perso una ruota e lo ha costretto ad un ritiro immediato.
Un finale amaro, per un week-end che avrebbe invece visto Galbiati ed il team Imperiale Racing meritare un piazzamento di prestigio.
Kikko Galbiati: “Che peccato! Sono dispiaciuto per come è finita, ma le gare sono anche fatte in questo modo. Abbiamo speso buona parte del week-end a lavorare per la migliore soluzione di set-up, ed i primi risultati positivi si erano cominciati ad intravedere nelle qualifiche, anche se il potenziale ci avrebbe forse potuto permettere di fare ancora qualcosa in più. Eravamo molto carichi per la gara, ma poi purtroppo Giovanni è stato centrato da un avversario e la nostra gara si è conclusa lì. Rimane sicuramente del rammarico, anche se sicuramente abbiamo acquisito un'esperienza molto utile in questo week-end. Ci siamo misurati in un campionato molto prestigioso e con i migliori specialisti al mondo, e sono convinto che senza ulteriori guai avremmo potuto puntare ad un piazzamento nella Top 15 nell'assoluta. Desidero comunque ringraziare i miei compagni di squadra, il team per l'eccellente lavoro svolto, la mia famiglia ed i miei sponsor. Adesso non ci resta che guardare avanti, sperando di poterci togliere presto delle belle soddisfazioni!"