Budapest, 19 luglio 2020. Un weekend praticamente da cancellare, suo malgrado, per Matteo Nannini. Sul circuito dell'Hungaroring il pilota del team Jenzer Motorsport è stato sicuramente poco fortunato, a dispetto di un'ottima sessione di libere del venerdì in cui si era immediatamente collocato ad un soffio dalla top-10 (suo il 13° crono assoluto).
Invece le cose hanno poi preso una piega ben differente, cominciando dalle qualifiche che si sono disputate in condizioni di bagnato, quando Nannini ha pagato degli evidenti problemi di setup che hanno praticamente reso inguidabile la sua vettura. Risultato: 29° responso e ultima fila dello schieramento.
Ed è proprio dal fondo della griglia che il romagnolo sabato ha iniziato in Gara 1 una rimonta che lo ha portato a risalire ben presto in 17ª posizione. Ma a fermare tutto è stata a quel punto una bandiera rossa esposta a causa di un'altra vettura ferma lunga il percorso. Alla ripartenza, in regime di safety car, un problema sull'indicatore del volante, che segnalava erroneamente di distanziarsi dal gruppo che lo precedeva, è costato a Nannini un drive through.
"Peccato, perché sono certo che avrei potuto continuare la mia rimonta senza problemi - ha commentato il forlivese - Non avendo a disposizione la radio, non sapevo che potevo accelerare e così mi è stata data questa penalità che ha compromesso il risultato finale”.
Alla fine Nannini ha concluso 22° ed è dall'11ª fila che ha domenica ha preso il via di Gara 2, iniziando per l'ennesima volta una straordinaria rimonta che lo ha portato ancora a risalire 17°.
Ma questa volta a rendere tutto vano è stato il contatto avuto con un'altra monoposto e in cui ha danneggiato l'alettone, dovendo subito dopo rientrare ai box chiudendo definitivamente 25°.
"Con il mio ingegnere abbiamo poi visto che il potenziale per riagganciare il gruppo dei primi c'era. I tempi erano buoni e avrei potuto continuare senza problemi la mia rimonta", ha commentato un Nannini naturalmente deluso dopo l’arrivo.
Adesso una settimana di pausa e poi di nuovo in pista, l'1 e 2 agosto, per il quarto doppio round di Silverstone, in Inghilterra.
"Con il mio ingegnere abbiamo poi visto che il potenziale per riagganciare il gruppo dei primi c'era. I tempi erano buoni e avrei potuto continuare senza problemi la mia rimonta", ha commentato un Nannini naturalmente deluso dopo l’arrivo.
Adesso una settimana di pausa e poi di nuovo in pista, l'1 e 2 agosto, per il quarto doppio round di Silverstone, in Inghilterra.