Nelle gare tricolori l'ultima pole position di una R8 LMS GT3 risaliva al 22 giugno dello scorso anno, nel corso del meeting di Imola valido per il campionato GT Sprint: oggi non solo è finito il digiuno grazie alla 66ima pole position ottenuta in corse valide per i campionato tricolori da Daniel Mancinelli, Riccardo Agostini e Mattia Drudi. Audi Sport Italia ha anche ottenuto per la prima volta questo risultato in una corsa valida per il Campionato GT Endurance: il risultato di oggi al Mugello varrà per la griglia con cui domani 14 vetture affronteranno la 3 Ore che apre la stagione. Un inizio in discesa per una squadra rinnovata nel proprio assetto manageriale con Ferdinando Geri che ha affiancato il fondatore Emilio Radaelli e il solo Drudi che nel line-up piloti si può considerare un volto noto, malgrado la giovanissima età.
Dopo aver brillato nei turni di prove libere, conclusi come leader del GT3 due volte su tre, oggi i tre talenti dei quattro anelli si sono perfino superati ciascuno portando a casa il miglior tempo della propria sessione per un tempo cumulativo di 5'20"926, migliore di 0"888 dell'avversario più prossimo: la BMW del Team ufficiale che rappresenta la casa bavarese. Peraltro domani la squadra diretta da Roberto Ravaglia resterà tra gli avversari maggiormente da temere visto che la M6 tradizionalmente ha una storia di successi sulla pista toscana. Ma al Mugello ad aprire l'elenco dei piloti in prima posizione è stato uno dei neoacquisti di Audi Sport Italia: Mancinelli. Il marchigiano si è subito insediato in prima posizione e solo quando è andato al proprio box per montare gomma nuova la Ferrari 488 di Alessio Rovera lo ha brevemente scavalcato. Mancinelli con il tempo di 1'47"001 si è ripreso subito il ruolo di leader e ha tenuto a distanza il driver del Cavallino di tre decimi di secondo.
Più combattuta la seconda sessione: Agostini ha ottenuto il primo posto giusto un attimo prima che una breve bandiera rossa interrompesse il turno per un'uscita di un avversario alle curve delle Arrabbiate. Il tempo di 1'47"469 precedente alla sospensione appariva però ancora attaccabile, in particolare dalla BMW di Marius Zug. Dopo aver avuto un po' di sottosterzo con la gomma nuova, nel secondo tentativo il veneto dell'Audi metteva a frutto la messa a punto dei giorni precedenti e con il tempo di 1'47"311 si migliorava lasciando a 0"173 il veloce avversario della casa bavarese. Il più esperto dei tre driver Audi era l'ultimo a scendere in pista: Drudi. Dopo un breve passaggio di ambientamento a gomma usata il romagnolo tornava in pista a dieci minuti dallo scadere e fissava subito un 1'46"614 che si rivelava il miglior tempo della giornata. Non senza qualche emozione finale peraltro: Antonio Fuoco fino a pochi istanti dalla fine tentava di consegnare alla Ferrari almeno una prima posizione in qualifica. Considerato che l'ex-formulista era stato decisivo ad ottobre nella vittoria del Cavallino che aveva consegnato il titolo Endurance 2019 a Stefano Gai, c'era il rischio che la tripletta Audi potesse sfumare, ma evidentemente la forma di Drudi era tale da non poter essere scavalcato dal pilota ex-Ferrari Academy, che doveva accontentarsi di arrivare a 0"217 dal ventiduenne figlio d'arte, che festeggiava quindi coi compagni di vettura la tripletta. Era stato proprio Drudi l'autore dell'ultima pole Audi, in quel caso in solitaria visto che si trattava di una gara GT3 Sprint.
Credits: Audi Sport Italia-Ufficio Stampa