Una 6 Ore del COTA regolare, quella che il team Cetilar Racing ha portato a termine centrando l’ottavo posto della classe LMP2 e l’11° assoluto. Il quinto degli otto appuntamenti del Mondiale FIA WEC 2019-2020, ha visto l’equipaggio composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi concludere una gara sicuramente difficile, su un circuito, quello di Austin, di certo poco confacente alla loro Dallara #47 sotto l’aspetto tecnico gestita dalla AF Corse.
Per la quinta volta su cinque gare, l’equipaggio tutto italiano è riuscito ad arrivare fino in fondo, dando un’ulteriore prova di affidabilità. Dopo avere risolto un problema alle sospensioni anteriori evidenziatosi nelle prove libere, tutto è poi filato infatti liscio.
Notevole l’impegno di Lacorte, autore di un doppio ed estenuante stint di guida iniziale in cui ha anche recuperato una posizione adottando con il carico di benzina una soluzione di due gomme nuove davanti e due usate al posteriore, confermandosi in seguito anche il più veloce tra tutti i Bronze in pista con il suo migliore responso di 1’56”7. Il resto del lavoro lo hanno fatto egregiamente, come sempre, sia Sernagiotto che Belicchi.
“È stata la mia più bella gara di sempre. Oltre all’ottavo piazzamento ottenuto con Giorgio ed Andrea, sono orgoglioso di avere guidato per 84 giri, rimanendo al volante per un totale di due ore e 50 minuti sulle sei ore di gara, completando quattro stint e facendo segnare il miglior tempo tra i Bronze, a mezzo secondo dai piloti Pro. Il tutto con una vettura che su questo tracciato aveva delle difficoltà oggettive”, ha commentato Lacorte.
Quella di Austin è stata dunque un’ulteriore prova di forza di piloti e team, in vista del prossimo appuntamento che si svolgerà sempre negli Usa: quello della 1000 Miglia di Sebring in programma sullo storico tracciato della Florida nel fine settimana del 18, 19 e 20 marzo. Poi si ritornerà in Europa per affrontare gli ultimi due round di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per il quarto anno consecutivo.
Photo Credits: Fabio Taccola