giovedì 16 gennaio 2020

Motor Bike Expo 2020 parte a tutto gas. Il salone della moto di Verona si conferma in costante crescita


Da esperimento, la giornata inaugurale del giovedì è diventata qualcosa di più di una certezza. L’apertura dell’edizione 2020 di Motor Bike Expo è stata infatti premiata da una notevole affluenza. Un pubblico di qualità che ha soddisfatto le aspettative degli espositori e della stessa città. Gli appassionati si sono mischiati agli operatori di settore, ai giornalisti e agli ospiti a sorpresa – su tutti la show girl Sabrina Salerno, ammiratissima – nei sette padiglioni coperti e nelle aree esterne di VeronaFiere. Il custom, tradizionale punto di forza della manifestazione, ha saputo accogliere le novità tecnologiche e di mercato che di anno in anno accrescono l’interesse di un MBE sempre più protagonista del mondo della moto a 360°. 

Belle, sorridenti, soprattutto inconfondibili: le ragazze di Motor Bike Expo sono sempre le preferite dal pubblico di Verona Fiere. Dopo le preziose giacche custom dell’edizione 2019, anche quest’anno il loro outfit è stato disegnato dalla stilista Georgette Polizzi, per la Capsule Collection dedicata dal suo brand Georgettepol (si trova nel Pad. 2). Georgette incontra gli appassionati insieme ad un’altra protagonista “in rosa” del mondo delle due ruote, Domitilla Quadrelli del Women Motors Boot Camp, sabato alle 15.00 sul main stage del Pad. 1. 

Una buona metà dell’area espositiva del Gruppo Piaggio è occupata da Aprilia, per la prima volta unita a Moto Guzzi nel Pad. 4. Oltre alla RS-GP di Alex Espargaro, la Aprilia più ammirata è stata la nuova RS 660, attesissima novità del 2020, nata per il divertimento di tutti i giorni nella guida su strada. Per divertirsi ancora di più, Aprilia ha allestito anche sei postazioni di gaming per i piloti… digitali. Nella sola giornata inaugurale del giovedì, oltre cento visitatori si sono misurati sul circuito del Mugello suddivisi in batterie. Gli assi virtuali si sono sfidati sulle moto e nelle tute di Espargaro e di Andrea Iannone: il miglior tempo del giovedì è stato un buon 1.48.742. Chi strapperà il giro più veloce del MBE sarà premiato da Max Biaggi in persona nella giornata di sabato. 

Suzuki lo aveva annunciato, ma fino al giovedì del Motor Bike Expo non era trapelata nessuna informazione dettagliata. Ieri però si è sollevato il velo che celava la Katana Special nello stand della Casa di Hamamatsu, nel Pad. 6. Si tratta, almeno per il momento, di una versione one-off, un esemplare unico in stile modern classic, ma nulla nega che non possa acquisire lo status di serie limitata. Il nome scelto per la special, Katana 7584, si legge “settecinqueottoquattro” e rappresenta un chiaro riferimento alla cilindrata e all'anno di costruzione della concept che le ha dato origine a questa special. Lo spunto stilistico infatti risiede in una delle moto più innovative e stravolgenti mai lanciate sul mercato, la Katana 750 m.y. 1984. Una "nuda" inconfondibile e caratterizzata dal faro anteriore a scomparsa, fino a quel momento visto solo sulle automobili più sportive; e dalla particolare scelta cromatica ricca di dettagli color oro, blu e grigio opaco. 

Il Paese delle Meraviglie, il circo, un ring di boxe, l’harem. Edizione dopo edizione, il creativo veronese Mr Martini è passato alla storia del Motor Bike Expo grazie (anche) all’estro delle sue aree espositive. Per celebrare i suoi 25 anni di attività nel mondo delle special, quest’anno Martini ha scelto di riprodurre nientemeno che l’Arena di Verona in una grande struttura tubolare. Qui ha ospitato 12 delle sue special più note e ha presentato la Art-eria, che racchiude idealmente il suo stile inconfondibile, fra classico e sportivo. Martini ha pescato dal suo passato di concessionario Triumph rivestendo una Sprint 900 di una morbida ed elegante carena grigia metallizzata, sulla quale spiccano il lettering del serbatoio e la sella rossa monoposto. In caso si desiderasse compagnia, quella per due può essere installata grazie a un telaio inseribile con facilità sulle pedane. Un tocco della fantasia costruttiva di Martini, che da qualche anni ha affiancato il bar e ristorante Special alla propria officina di via Tombetta. 

Motor Bike Expo rappresenta anche il banco di prova su cui si confrontano i maggiori customizer del mondo che, giunti a Verona per esibire le loro special, contribuiscono a delineare le tendenze che saranno più in voga nel corso dell’anno. Il 2020 conferma l’attrazione del pubblico verso le bagger performanti: touring realizzate prevalentemente su base Harley-Davidson, ma riviste profondamente alla ricerca di prestazioni e di un look mozzafiato. 

Appartengono alla categoria le due creazioni presentate dall’officina laziale Vallese, che espone la One4Three dotata di cerchi sportivi, forcella a steli rovesciati e borse rigide in fibra di carbonio. Più appariscente la Predator, che sfoggia una linea bassa e lunga, la livrea di un verde acceso, l’impianto hi-fi di alto livello e il cerchio anteriore di dimensioni impressionanti. 

Dopo aver stupito tutti lo scorso anno con la Hydro Bike, dotata di cannotto ad inclinazione variabile e cerchio anteriore in magnesio da 30”, l’officina trevigiana Biker Sheriff ha svelato al pubblico una bagger innovativa. Si chiama T-Thrust ed è sviluppata su base Harley-Davidson Street Glide. La tourer americana ha subìto un’iniezione di potenza, grazie alla spinta di un kit turbo realizzato artigianalmente. Degna di nota la carrozzeria monoscocca, dotata di inserti con luci a LED e inedite appendici aerodinamiche. Riflettori puntati anche su una sportiva retro-tech realizzata su base Softail e battezzata Fast Lane (Corsia di Sorpasso), che mescola sapientemente tradizione custom e tecnologia. 

Consueta atmosfera di festa allo stand di Asso Special Bike dove il customizer Carlo Colombo, fedele alla sua tradizione di costruttore di special altamente prestazionali, ha svelato la nuovissima Dav14. Come la T-Thrust di Biker Sheriff, anche in questo caso si tratta di una bagger su base Harley-Davidson Street Glide. Ben poco rimane della confortevole touring da cui deriva: il propulsore è stato potenziato e dotato di turbocompressore, mentre le sospensioni sono state sostituite da unità ad aria. Le sovrastrutture sono state prima rimodellate e rese più aggressive e filanti inglobando il potente impianto Hi-Fi nei coperchi delle borse laterali; poi affidate ai pennelli e all’aerografo di Lorenzo “Dox” Dossena, altro peso massimo del custom italiano, che ne ha firmato la veste grafica. 

Allo stand di Boccin Custom Cycles, l’officina di Eraclea specializzata nella personalizzazione di Harley pre-anni Ottanta e ospite fissa della kermesse veronese, sono state svelate due creazioni dal grande valore artigianale. Una Harley-Davidson Knucklehead del 1939 è stata sublimata a esercizio di stile bobber di alto livello; mentre la Longfinger è un chopper estremo e curatissimo, dalla colorazione sgargiante, che Lorenzo “Boccin” ha realizzato per sé sublimando la semplicità di una Harley-Davidson Shovelhead del 1972. Tenetela d’occhio: la rivedrete probabilmente sul palco delle premiazioni nel fine settimana. 

Workshop MBEducation. Tre momenti hanno animato il Workshop MBEducation, grazie al quale i ragazzi delle scuole superiori hanno potuto incontrare i protagonisti del mondo delle due ruote. Hanno rotto il ghiaccio i portavoce di Metzeler, con filmati emozionali e dettagli tecnici sulla produzione dei pneumatici per moto Metzeler e Pirelli. Fra i momenti che hanno più catturato l'attenzione dei giovani studenti, la “lezione” tenuta da Nicola Martini, in arte Mr. Martini. Il customizzatore (e ristoratore) veronese ha ripercorso 25 anni di storia professionale, dagli esordi in una piccola officina, all’esperienza come dealer Triumph, fino all’attuale realtà di Via Tombetta. Qui ha sede il suo locale che è allo stesso tempo officina e laboratorio creativo, ma anche locale e ristorante: un “must” per i motociclisti. Grande partecipazione da parte dei ragazzi, che hanno manifestato la propria passione anche nei confronti di Dino Romano, presente ad MBEducational con il racconto della sua avventura sul lago salato di Bonneville. La sfida dell'“Open Eyes Dream Italian Team” per battere il record di velocità mondiale per moto alimentate a Gpl, durante la Speed Week, ha offerto interessanti spunti di riflessione ai ragazzi, che si sono trattenuti ad ascoltare le avventure del pilota ben oltre l’orario di conclusione del Workshop. 

Foto Davide Stori