> 8 Dicembre 2019 - La prima gara invernale di regolarità per auto storiche organizzata da 1000 Miglia srl. ha toccato le Alpi di Italia, Austria, Germania, Svizzera affrontando 1200 km in 4 tappe e superando quindici passi alpini.
Dalla terza tappa aveva cominciato la sua risalita in graduatoria e oggi l’equipaggio del pilota di Campobello di Mazara (TP), Nino Margiotta, trasferitosi da 10 anni a Mondovì (CN), che guida una Volvo PV 444 del 1947, insieme al modenese Guido Urbini, ha vinto la Coppa delle Alpi, prima gara invernale di regolarità per auto storiche curata da 1000 Miglia Srl, società che dal 2013 organizza la corsa della Freccia Rossa.
Per tre tappe il pediatra palermitano Giovanni Moceri, con la sua Alfa Romeo Giulia GT del 1964 è stato al comando della classifica e si era animata una sfida tutta siciliana tra le nevi alpine ma oggi ha perso terreno ed è scivolato in sesta posizione. Nonostante tutto ha vinto il Campionato Italiano Grandi Eventi, di cui la Coppa delle Alpi era l’ultima gara in calendario. Ha dato filo da torcere a Nino Margiotta il piacentino di San Nicolò Gianmario Fontanella che guidava una Porsche 356 A 1600 del 1955 insieme ad Anna Maria Covelli. Terza classificata l’esperta coppia bolognese formata da Massimo Zanasi e Barbara Bertini su una Volvo Amazon P120 del 1958.
La Coppa delle Alpi 2019 ha visto la partecipazione di 45 vetture, costruite fino al 1976, che si sono sfidate per 1200 km in 4 tappe lungo le Alpi di Italia, Austria, Germania e Svizzera superando ben 15 passi alpini. Per ogni tappa è stato assegnato un trofeo dedicato alla città d’arrivo (Bressanone, Seefeld, Saint Moritz).
“E’ stata un’esperienza unica – ha detto l’amministratore delegato di 1000 Miglia srl Alberto Piantoni – vedere sfrecciare tra il candore delle montagne innevate e paesaggi naturali mozzafiato queste auto che hanno fatto la storia. Questa formula attraverso le Alpi di 4 Paesi ha raccolto tanti consensi e gradimento, e siamo già pronti per lavorare alla prossima edizione”.
“La Coppa delle Alpi – ha commentato Franco Gussalli Beretta, presidente di 1000 Miglia srl - è stata per noi una grande emozione sia per l’aspetto sportivo sia perché rappresentava un banco di prova organizzativo di notevole impegno e difficoltà. Per la prima volta abbiamo messo a disposizione il nostro know-how in una gara invernale sulle strade di quattro diversi Paesi. Siamo orgogliosi di aver fatto rivivere agli equipaggi le sensazioni uniche di una delle gare di più antica tradizione”.
Dopo Saint Moritz oggi le auto sono rientrate in Italia passando dal lago di Livigno e dalla Cava di Montebello a Pontresina per concludere la gara nel centro di Ponte di Legno. In serata, suggestiva salita a oltre 2.500 metri per la cerimonia di premiazione nello scenario unico del ghiacciaio Presena al Passo del Tonale. I concorrenti primi classificati assoluti e i vincitori dei tre Trofei delle città di tappa Bressanone, Seefeld e St. Moritz riceveranno la garanzia di accettazione alla 1000 Miglia 2020.