Per come era partito il weekend, con grossi problemi di surriscaldamento ai freni sia nelle prove libere sia nelle qualifiche durante le quali in soli tre giri avevamo letteralmente “cotto” le guarnizioni di una pinza freno e le pastiglie, c’è di che essere più che soddisfatti per il quarto posto ottenuto nella gara Alfa Young Timer disputata nel fine settimana a Varano dè Melegari, nel contesto del “II Festival Alfa Romeo”. Però, dopo aver parzialmente risolto i problemi ai freni grazie ad un suggerimento di Arturo Merzario e Carlo Facetti, con il bravo Filippo di GPS Classic che ha realizzato sul posto con materiali di fortuna un impianto di raffreddamento aggiuntivo... ad acqua (come del resto già avviene nel DTM, sui veicoli pesanti da trasporto e sperimentato dallo stesso Facetti negli anni ‘80 sulla Lancia Stratos Gr. 4), arrivare ad un passo dal podio portando a casa solo la cosiddetta “medaglia di legno” lascia un pizzico di amaro in bocca.
Un sapore tuttavia addolcito dall’aver potuto pilotare una vettura molto particolare e affascinante come l’Alfa Romeo SZ in versione Trofeo partecipando alla “prima” assoluta di quella che ha tutti i requisiti per diventare una serie di successo: l’Alfa Young Timer, ideata da Tommaso Gelmini di GPS Classic che già organizza con successo da anni l’Alfa Revival Cup, riservata ai modelli Alfa Romeo costruiti dal 1947 al 1981. L’Alfa Young Timer si rivolge infatti alle successive generazioni delle vetture del Biscione, costruite dal 1982 in poi. (Ufficio Stampa Monza Racing)