Domenica da incorniciare a Misano, nell'ultimo week-end di corse della Coppa Italia Turismo (II° div.), prima del tradizionale periodo dedicato al riposo di Augusto (Feriae Augusti), per il duo Roberto Vanni-Domenico Parrotta e la loro BMW 318 racing, schierata dal Racing Team Terni. Al cospetto di vetture molto più potenti i due, oltre all'obiettivo di portare la vettura al traguardo, presupposto essenziale al conseguimento di ogni utile risultato, devono trovare stimolo, coraggio e punti di riferimento perché la loro prestazione non sia misurata solo dal correre delle lancette su di un cronometro. -Un ampio sorriso sotto i caschi-: questa l'emozione rilasciata dai due dopo la battaglia che li ha visti impegnati, nelle rispettive gare, contro la Vw Fun Cup di Luigi Mimmo Cevasco, un duello che ha riscaldato anche i cuori dei rispettivi sostenitori. Le giornate erano cominciate con qualifiche da dimenticare, tante interruzioni, per vari problemi in pista, non avevano consentito troppi giri puliti. Gara 1 rimetteva nella giusta direzione il desiderio di divertimento e Roberto Vanni, dopo il duello che dicevamo, riusciva ad agguantare un prezioso terzo posto della divisione e il primo di categoria.
Sorte diversa, almeno nel risultato, per Domenico Parrotta, che lanciava nell'occasione la collaborazione con Ecoservim.com, costretto a lasciare strada all'esperto Cevasco, dopo un lungo duello finito nei reciprochi complimenti a fine gara, per un loop in pista da fare invidia all'omino giallo di google-map. Rimasta fortunatamente la vettura sul nastro d'asfalto, senza perdersi d'animo, Parrotta cominciava un inseguimento che gli permetteva di polverizzare tutti i tempi sul giro da lui ottenuti nelle due giornate, rendendo così meno amaro l'errore, diventato a quel punto l'energica sferzata che porta la prestazione ad un limite sconosciuto e ritenuto forse impossibile.
Il podio sfiorato nella divisione e il primo posto di categoria accompagnano le speranze di uno splendido settembre romano al prossimo appuntamento di Vallelunga.
(Luciano Passoni)