Nella splendida cornice del Centro Storico Fiat è stata presentata la “Vernasca Silver Flag 2019” – rievocazione storica della cronoscalata Castell'Arquato-Vernasca che fu disputata dal 1953 al 1972 – che si svolgerà dal 28 al 30 giugno. Oggi, abbandonato il cronometro di una volta, l’evento è strutturato in forma di “concorso dinamico di conservazione e restauro” – le auto sfilano su strada chiusa al traffico a velocità limitata – riservato a vetture da competizione costruite dalle origini dell’automobile fino ai primi anni Settanta.
Organizzata dal Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, quest’anno la “Vernasca Silver Flag 2019” celebra il 120esimo compleanno di Fiat e il 70esimo di Abarth, due anniversari importanti non solo per il motorismo italiano ma per l’automobilismo mondiale e quello sportivo in particolare. Per questo motivo FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA, partecipa all’evento con il proprio stand, che ospiterà due vetture iconiche e di grande valore: la Fiat 8V (1954) e Abarth 2400 coupé (1964).
Con la prima vettura si ritorna alle origini della Castell'Arquato-Vernasca: infatti, nel 1954, la seconda edizione della gara fu vinta dalla Fiat 8V di Giovanni Auricchio. Costruita in un numero limitato di esemplari, sulla base della coupé Fiat 8V, la vettura fu presentata in versione prototipale al Salone di Torino del 1954. L’esemplare che partecipa all’evento presenta una carrozzeria in vetroresina (dal peso di appena 48,5 kg), un materiale decisamente innovativo per quegli anni. Il design della vettura si deve all’ingegner Fabio Luigi Rapi e la realizzazione al reparto Carrozzerie Speciali Fiat. La 8V è l'unica auto sportiva stradale con motore a otto cilindri realizzata dalla Fiat. In totale ne furono prodotti 114 esemplari.
Spazio anche Abarth 2400 coupé (1964), la cui storia inizia nel 1959 quando Carlo Abarth decide di lanciare sul mercato una selezione di vetture Gran Turismo eleganti e discrete ma sempre ad alte prestazioni. La gamma tocca l'apice con l'Abarth 2400 Coupé realizzata dal carrozziere torinese Allemano, ultima evoluzione della meccanica dell'ammiraglia Fiat 2100/2300 con motore 6 cilindri in linea. La nuova carrozzeria è l'evoluzione dei progetti e degli esercizi di stile precedenti, scaturita da un salomonico mix tra le due proposte di stile presentate ad Abarth dai carrozzieri Ezio Ellena e Serafino Allemano. Si stima ne siano state costruite poche decine; uno Carlo Abarth lo tiene per sé, utilizzandolo tutti i giorni e per le vacanze nella natia Austria. Ma non solo: nel 1964, nonostante la vettura fosse già fuori produzione, Abarth decide di esporla ugualmente nel suo stand al Salone di Ginevra.