Esordio positivo a Roma per Nova Race nella prima delle otto corse in calendario nel Campionato Italiano Gran Turismo Sprint 2019. Il team varesino si è presentato con due Ginetta G55 in lizza nella categoria GT4 e Luca Magnoni ha rimontato fino al secondo posto finale, risultato che fa seguito alla vittoria ottenuta alla 3 Ore di Monza (valida invece per il tricolore Endurance e disputata insieme allo scandinavo Aleksander Schjerpen). Come nel precedente confronto le rivali più agguerrite per i piloti Nova Race si sono rivelate, stavolta su pista asciutta, Porsche e BMW.
A inizio gara peraltro a portare in alto i colori della marca inglese era stata l'altra Ginetta, affidata in questa occasione a Carlo Mantori ed Alessandro Marchetti. Il pilota gallaratese nella prima sessione era stato il migliore dei piloti Nova Race, col quarto miglior tempo GT4 alle spalle delle immancabili Cayman e M4, mentre Magnoni aveva ottenuto il sesto crono più veloce della propria classe. Nei primi giri sul tracciato intitolato all'asso della Mille Miglia Piero Taruffi a guidare era stata la Cayman alla fine vincitrice con Sabino De Castro e Simone Riccitelli, davanti alla BMW di Fascicolo/Guerra ed all'altra Porsche di Ghezzi/Camathias. Ma già all'ottavo passaggio Mantori riusciva ad affacciarsi in zona-podio GT4 scavalcando Ghezzi, venendo poi imitato dal compagno di colori Magnoni. Al pit-stop obbligatorio, la cui fase partiva al tredicesimo giro, si apprestava per primo Magnoni, mentre Mantori lo imitava il giro seguente cedendo il volante a Marchetti. Il rientro in corsia-box per Magnoni era anche propedeutico alla soluzione di un problema con la mappa dell'ABS. Con la frenata più bilanciata sulla sua Ginetta Magnoni nella seconda parte di corsa era più agguerrito e, oltre a inserirsi al terzo posto in GT4 davanti ai compagni di marca, si rendeva conto di avere la possibilità di riprendere la seconda posizione alla BMW che lo precedeva. Rivale che riagganciava e superava alla curva Roma al 23° passaggio della corsa. Al secondo posto della Ginetta con carrozzeria bianca faceva contraltare il quinto posto finale occupato al traguardo da quella arancione di Marchetti e Mantori, che nel finale a tre giri dalla conclusione dovevano cedere il quarto posto al più esperto rivale svizzero Joel Camathias.