Gara 2 dell'International GT Open all'Autodromo di Monza vede in pole la BMW M6 #47 di Rueda che ha al fianco la Ferrari 488 #51 di Pier Guidi. Alla partenza confermano le posizioni, seguiti da tre Lamborghini: la #63 Imperiale Racing con l’olandese Jeroen Mul, la #25 con Breukers e la #90 Target Racing con Alberto Di Folco.
La battaglia si sviluppa a suon di giri più veloci che consentono a Rueda di accumulare un vantaggio di 2 secondi circa sugli inseguitori, a posizioni invariate, prima dell’apertura della corsia dei box per cambio pilota. Dopo la girandola dei cambi, al 20° giro, si ritrova in testa la Ferrari #51 con Mikkel Mac che precede la BMW #47 ora guidata da Saravia. Poi, come prima, tre Lamborghini: la #63 con Venturini seguita dalla #90, con Spinelli, e dalla #25, con Agostini, che hanno invertito le posizioni.
Mac accumula un consistente vantaggio, fino a 16 secondi, che viene bruciato dalla safety car resasi necessaria per il recupero dell’Audi R8 #96 di Oliver Wilkinson ferma sul rettifilo prima della Parabolica. Riprende la gara a 8 minuti dal termine ma per poco: nuova safety car per un’altra uscita di pista – la Mercedes #74 dell’austriaco Alexander Hrachowina (HTP Motorsport). Rimane poco più di un giro: grande bagarre ma le posizioni di testa non cambiano.
Vittoria quindi per la Ferrari del Luzich Racing, grazie alla quale Mikkel Mac riconquista la testa della classifica del campionato. Al termine, dopo la bandiera a scacchi, uscita di pista con forte impatto contro le barriere per la Mercedes #16 del team Drivex School giunta undicesima: il brasiliano Alan Hellmeister, sempre cosciente, è stato stabilizzato presso il centro medico dell’impianto per poi essere trasportato all’Ospedale San Gerard di Monza.
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- Ufficio Stampa Monza Eni Circuit
- Foto Claudio Pezzoli / Reporter Press Agency