Al Mongol Rally si può partecipare solo con vetture datate, di cilindrata ridotta e senza navigatore GPS o strumenti similari. E soprattutto con un fine benefico: gli equipaggi dovranno sostenere un progetto umanitario scelto autonomamente o indicato dall'organizzatore.
In questo caso, il progetto è stato scelto dal team che appoggerà "Una Ger per tutti" di David Bellatalla, antropologo italiano che opera da parecchi anni a Ulan Bator (Mongolia), un progetto della Croce Rossa Internazionale a sostegno di ragazze madri con bambini portatori di handicap.
La Ger è la tenda tradizionale della popolazione nomade della Mongolia e si prevede di fornirle per l'alloggio delle ragazze madri senza casa e senza assistenza medica in modo da garantire sostegno e sicurezza dando loro anche opportunità di trovare una occupazione in città e poter divenire autosufficienti per garantire cibo, abiti e legna per il riscaldamento alle proprie famiglie.
Il gruppo Scuderia Palladio, costituito da due associazioni sportive, una dedicata alle auto moderne e l'altra alle storiche, ha voluto sostenere in modo significativo il progetto del team Genghis One donando l'importo di 1000 euro, augurando al quartetto di riuscire, oltre che nell'impresa sulla strada, nell'intento di sostenere il progetto umanitario prescelto.
- di Andrea Zanovello
- Foto Team Genghis One