Voleva una conferma della sua competitività nella classe 600 Superstock e l’ha ottenuta! Nei giorni scorsi Matteo Ghidini ha partecipato sul circuito di Valencia ad una serie di test collettivi, ai quali erano presenti oltre 150 piloti.
Nelle due giornate di prove, Matteo ha iniziato a conoscere quella che sarà la sua moto in questo 2018, dopo aver saggiato nei precedenti test una Honda 600. Le impressioni del pilota brianzolo sono molto positive, mentre i crono stanno a confermare la bontà del connubio Ghidini – Kawasaki – Team Cruciani. Sarà infatti il team diretto da Oliviero Cruciani la squadra che preparerà la verdona quest’anno, mettendo a disposizione di Matteo tutta l’esperienza maturata in decenni di corse a livello internazionale.
I tempi di Ghidini sono stati molto positivi, tanto che il giovane brianzolo, si è attestato intorno al quindicesimo crono assoluto, tra gli oltre 150 piloti presenti. Tra loro vi erano anche alcune punte di diamante del motomondiale come Quartararo, uno dei piloti favoriti al titolo mondiale Moto 2 del 2018, e Rodrigo Castillo, Moto 3.
Le prove sono state condizionate dal maltempo nella prima giornata con Matteo che comunque è riuscito a percorrere parecchi chilometri, migliorando di continuo il proprio ritmo. Ghidini è stato anche protagonista di una innocua scivolata, senza però avere conseguenze sia per il pilota, sia per la moto. Bel tempo invece nella seconda giornata di test, dove Matteo è riuscito ad inanellare una serie di giri volti a testare la moto anche in condizioni di gara.
Matteo è entusiasta della sua nuova avventura nella 600 Superstock con la Kawasaki, anche perché la categoria sembra proprio favorire le caratteristiche del pilota. Questa l’opinione di Matteo dal rientro dalla Spagna: “La Kawasaki del team Cruciani è una gran moto, anche se piuttosto diversa dalla Honda che avevo provato prima della fine dello scorso anno. La Honda era più reattiva, mentre la Kawasaki mi ha impressionato per l’allungo. Entrambe sono moto molto potenti, hanno parecchi cavalli in più della Moto 3 che ho utilizzato la scorsa stagione. Soprattutto la 600 è molto più divertente della Moto 3. La guida della mia “verdona” non è poi così faticosa, non ho incontrato grosse difficoltà, anche in staccata, mentre in impostazione di curva devo dire che è molto sincera. Con il team Cruciani abbiamo lavorato molto sulle sospensioni, ma non ho avuto particolari difficoltà ad adattarmi. Anche la pista la conoscevo già e siamo riusciti abbastanza velocemente ad ottenere tempi di tutto rispetto. Ora penso che tornerò in Spagna per altri test a fine Febbraio, mentre il Campionato inizierà nel mese di Marzo”.