di Luciano Passoni
- E’ veramente folta la rappresentanza dei piloti, dirigenti e addetti vari presente alla premiazione dei Campionati Automobilisti U.I.S.P. 2017. Il Salone del Centro Sociale di Campagnola Emilia ospita le quasi 500 persone che si dividono nelle varie categorie di gare, dalla terra alla pista, che sono una realtà ormai consolidata dell’associazione.
- E’ veramente folta la rappresentanza dei piloti, dirigenti e addetti vari presente alla premiazione dei Campionati Automobilisti U.I.S.P. 2017. Il Salone del Centro Sociale di Campagnola Emilia ospita le quasi 500 persone che si dividono nelle varie categorie di gare, dalla terra alla pista, che sono una realtà ormai consolidata dell’associazione.
Una pagina
di questa storia oggi porta alla ribalta la Formula Class Junior, erede di una
categoria di monoposto che hanno fatto da scuola sportiva a diverse generazioni
di piloti italiani. Un ritorno importante, dopo qualche anno di incertezze più
organizzative che tecniche, per l’automobilismo amatoriale che misura la
propria passione sulle strade e sulle piste di tutto il nostro paese.
E’ Paolo Collivadino, pilota-gentleman,
con una Dywa-Riponi ha conquistare il campionato, collezionando quattro
vittorie e cinque podi; nove risultati utili su dieci gare, con un solo ritiro
dovuto ad un problema meccanico. L’Ortopedico Volante, soprannome che deriva
dalla professione, ha portato l’esperienza necessaria per sfruttare al meglio
il potenziale di questa vettura, nata con i consigli tecnici di Dydo Monguzzi,
esperto costruttore di telai F1-F.5000 e 3000 a cavallo degli anni ’80. Per il
sodalizio melegnanese, presente alla premiazione con Maurizio Riponi e Laura
Berlingeri, il suggello ad una storia sportiva familiare partita già dagli anni
’60-’70, con le formula 875 Monza della SCAM (Squadra Corse Automobili
Melegnano), con papà Orazio e zio Carlo, sotto l’attenta supervisione del nonno
Giuseppe alla Formula Junior odierna, guidata e gestita dai fratelli Luca e
Maurizio. Tre generazioni a saggiare l’asfalto di tutte le piste italiane, con
la quarta che comincia a fare capolino, almeno come presenza alla vita familiare
che si trasferisce ai box nei week-end di gara. Per la vettura di Collivadino è
altrettanto importante segnalare l’ausilio tecnico di Roberto Gianelle, un
prezioso aiuto al Team che rimane fortemente “famigliare”, con ruoli e compiti,
tecnici e logistici, suddivisi tra figli, padri, zii, mamme, mogli e nipoti.
A completare il podio di giornata
è Andrea Tosetti, coordinatore organizzativo della categoria e secondo
classificato nella classifica generale. Un piazzamento conquistato con una
condotta attenta e regolare che gli ha consentito di arrivare, insieme a
Filippo Bardelle, sempre al traguardo nelle 10 gare in programma.
Una stagione del ritorno che non
ha certamente tradito, sul piano sportivo, le aspettative di chi l’ha
fortemente voluta e desiderata. Anche per questo non possiamo dimenticare
l’amico Alberto Baglioni; un doveroso ricordo la coppa a lui dedicata andata
quest’anno ad Andrea Bollini. Con il 2018 già alle porte si volta quindi pagina
certi di un roseo futuro già disegnato che ci attende.