Manca poco. Le tavole sono pronte per la stampa. Oltre un anno di ricerche e di lavoro, ore sottratte all’occupazione principale. Soprattutto per passione. Per Alessandro Colonna non è una novità. Negli scorsi anni, insieme al giornalista Francesco Dionigi, ha promosso la "riscoperta" di eroi lodigiani dimenticati come il pilota Francesco Agello, recordman di velocità su idrovolante, ed il pistard Anselmo Morandi, protagonisti entrambi di un apprezzato fumetto. Adesso è la volta di Eugenio Castellotti, un mito da queste parti e non solo.
“L'idea di un fumetto sulla vita di Eugenio Castellotti mi girava nella mente da tempo, pur non conoscendo esattamente le vicissitudini del personaggio” attacca Alessandro Colonna, che a maggio dell’anno scorso era tra gli spettatori, e non solo (è sua la locandina dell'evento), del passaggio da Lodi della 1000 Miglia che celebrava il sessantesimo anniversario della straordinaria vittoria di Castellotti.
“La 1000 Miglia a Lodi è stata l’occasione per incontrare i rappresentanti del Club Auto Moto Storiche Eugenio Castellotti di Lodi, che ha condiviso la mia idea con l’intento di ricordare, nel 2017, anche i 60 anni dalla scomparsa di Eugenio”.
Impegno non facile per il fumettista lodigiano: “realizzare un fumetto biografico risulta spesso più impegnativo rispetto ad un fumetto di fantasia. E’ infatti necessaria una fase di documentazione, che, nel caso specifico, mi ha occupato per diversi mesi: testi fondamentali per conoscere la vita di Castellotti sono stati "Un cuore rubato" di Cesare De Agostini e "Gli indisciplinati" di Luca Delli Carri. Sul web si incontrano poi numerosi testi e immagini, alcune di queste sono state prese come riferimento per la realizzazione del fumetto”.
In questi mesi, Colonna ha avuto modo di constatare che il campione lodigiano è ancora molto amato e ricordato anche all’estero.
“Da questa ricerca è emersa una figura che non immaginavo potesse essere di tale caratura. Non si può non provare ammirazione per questo ragazzo che, come disse Gianni Brera, ‘ha obbedito al coraggio e soprattutto alla gioia di avere coraggio’. Utilissimi sono stati poi gli incontri con il cugino di Eugenio, Carlo Castellotti, dal quale ho avuto interessanti spunti ed aneddoti. Preziosissima è stata la consulenza dello scrittore Cesare De Agostini, il quale, oltre ad essere probabilmente la persona più esperta della vita di Eugenio, ne parla sempre con affetto come di un fratello maggiore. De Agostini ha scritto l'introduzione al libro, mentre un'altra leggenda del motorsport, Giorgio Terruzzi, si è occupato della prefazione” conclude Alessandro Colonna.