Doppio successo per La Grande Corsa di Chieri che ha compiuto un passo importante proponendosi come gara di regolarità sport alla quale hanno preso parte ventidue equipaggi con la “chicca” del numero 1 assegnato a Walter Roehrl il quale navigato da Luisa Zumelli ha gareggiato con l'Audi Quattro Grupppo B. Altri ventidue equipaggi si sono cimentati nella meno impegnativa ma divertente “all stars” portando a quarantaquattro il numero dei verificati. A far da apripista anche Maurizio Verini con uno dei primissimi esemplari della nuova, e molto ammirata, Fiat 124 Abarth.
La lunga “due giorni” ha avuto inizio nella tarda mattinata di sabato in centro a Chieri che ha aperto il salotto bello all'esposizione dei tre ammiratissimi prototipi Lancia, splendida cornice alla tavola rotonda “Le Lancia in pista”: le imprese sportive della LC1, LC2 e Beta Motecarlo Turbo, tutte in livrea Martini Racing, sono state rivissute grazie agli interventi di Walter Roehrl, Mauro Baldi, Daniele Audetto , Gianni Tonti, Vittorio Roberti coordinati dai giornalisti Luca Gastaldi e Beppe Donazzan.
Terminato l'incontro sono inziate le operazioni delle verifiche con numerosi spettatori richiamati dalla presenza oltre che del campione tedesco, di altri personaggi di spicco del mondo dei rally, quali il già menzionato Verini, “Rudy” Dal Pozzo, Andrea Zanussi, Tony Carello.
Alle 20.30 lo start della prima frazione di gara che ha visto la disputa della prova cronometrata sul circuito dedicato all'indimenticato Nino Fornaca. Le partenze sono state date in ordine decrescente di numero partendo prima dalla “all stars” e con Roehrl alla guida dell'Audi Quattro Gruppo B partito ultimo in virtù del numero 1. La giornata si è chiusa con le esibizioni a premiare i fortunati sorteggiati della lotteria il cui incasso sarà devoluto all'Associazione Vivere di Chieri. La classifica della prima frazione ha visto l'ex-aequo tra Rimoldi e Salin su Porsche 911 e Pardi e Messina su Lancia Fulvia HF, entrambi con una sola penalità.
A partire dalle 8.30 di domenica la seconda parte di gara con le due prove di Stuerda e Fontanone, ripetute più volte e col giro che si conclude dopo il passaggio sul Circuito Nino. I primi impegni col cronometro iniziano a delineare quella che poi sarà la classifica finale col duo Maiolo e Paracchini che si porta in testa con la Porsche 911 viaggiando ad una media di 3,2 centesimi dopo cinque dei nove rilevamenti; i più convincenti tra gli inseguitori sono Fiore e Garelli su Lancia Fulvia Coupè staccati di sette punti a metà gara. Più significativo, con 134 punti, il divario dei terzi, Gibello e Pontarollo su Ford Sierra Cosworth. In coda alla regolarità sport continuano a regalare spettacolo e a riportare il pubblico con la memoria agli anni '70 e '80 le Lancia Delta S4 di Macaluso – Celot e di Betti – Betti, la Peugeot 205 Turbo 16 di Mano – Santi, la Fiat 131 Abarth di Zanussi – Cavagnero e grande contributo lo danno anche le Porsche 911 di Montini – Melli e Da Zanche – Vezzoli, Rimoldi - Salin abituali frequentatori dei rally storici assieme a Delle Coste – Regis Milano su Fiat 131 Abarth.
Maiolo continua a mantenere il comando con un buon distacco su Fiore, ma nel penultimo tratto rischia si sciupare tutto pagando un “14”; il lancista non ne approfitta e riesce a rosiscchiare solo quattro centesimi. Tutto si gioca nell'ultimo passaggio sul Circuito Nino dove il duo della Porsche portacolori della Loro Piana Classic ha la certezza della vittoria assoluta precedendo Fiore e Garelli di 9 penalità e di 136 Pardi in coppia con Messina entrambi sulle Lancia Fulvia HF. La classifica della nona divisione, separata come da regolamento vede il successo della Ford Sierra Cosworth di Gibello e Pontarollo con 87 penalità di vantaggio sulla Peugeot 205 Rally di De Faveri e Blotto e la Lancia Delta Integrale di Bodo Sasso e Perin.
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