Riccardo De Bellis e DB Motorsport, si sono di nuovo vestiti di “tricolore”. Il pilota lucchese, nel fine settimana appena passato ha infatti vinto la Coppa Italia Gran Turismo, chiudendo con un dominio assoluto l’ottavo ed ultimo appuntamento stagionale sul circuito di Adria.
Al volante della Porsche 997 GT3 preparata dalla ZRS di Zambon, De Bellis ha dunque chiuso la corsa duemilasedici salendo nell’attico della classifica, bissando l’altro scudetto ottenuto tre anni fa, disputando la gara finale sul circuito rodigino sempre al comando.
Arrivato al via dello scontro finale avendo da sommare soltanto tre punti, De Bellis ha corso con la massima concentrazione e determinazione infilando immediatamente la pole position per poi esibirsi in una doppia vittoria in Gara 1 e Gara 2, suggellando così una stagione quanto mai esaltante per sé stesso, per DB Motorsport ed anche per la ZRS e suo staff. Con l'ingegner Gianluca Curti - tecnico in pista - è stato svolto tutto l'anno un lavoro importante, riuscendo a settare e sfruttare l'auto in maniera ottimale.
Un successo, quello di De Bellis, che ha molte angolature, da quello di avere a disposizione un gruppo di persone, la ZRS, che lavora per i suoi successi, di avere molto seguito di tifosi ed estimatori e, non ultima, quella di avere voluto vincere per andare a dedicare nuovamente lo scudetto al fratello Alessandro, tragicamente scomparso nel maggio di tre anni fa, oltre che alle sue figlie Chiara e Valentina.
“Un bel finale di stagione, credo, avendo dominato la scena in maniera assoluta - dice De Bellis – Siamo partiti per la stagione, in primavera, puntando all’alloro, a piccoli passi abbiamo capito che ce la potevamo fare contro avversari qualificati e contro spesso anche con vetture superiori. Diciamo che il pacchetto macchina-gomme-squadra che ho avuto a disposizione è stato il meglio che potevo aspettarmi, io ci ho messo impegno e determinazione e la cosa ha pagato. Una stagione magica sotto molti aspetti, la dedico ancora a mio fratello Alessandro, non c’è più fisicamente, ma ogni volta che entro in pista so che è accanto a me!”
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