lunedì 25 luglio 2016

Porsche Mobil 1 Supercup: per Matteo Cairoli un deludente settimo posto ma punti importanti per la classifica


> 25 luglio 2016 - Lo aveva detto Matteo Cairoli che la trasferta dell'Hungaroring sarebbe stata quella meno redditizia. Eppure il comasco ci aveva sperato fino all'ultimo. Su un tracciato che non aveva mai visto "volare" la 911 GT3 Cup del team Fach Auto Tech, neppure in occasione dei test ufficiali, Cairoli in qualifica aveva fatto tutto il possibile, stabilendo il terzo responso di 1'47"929 ed attestandosi a poco più di un decimo dalla pole position (lui che di pole ne ha conquistate tre consecutive ad inizio stagione, assieme alle due vittorie di Barcellona e Montecarlo).

Ma il quinto appuntamento della Porsche Mobil 1 Supercup alla fine si è risolto con un deludente settimo posto. "Più di così non potevo fare" - è stato il commento laconico del giovane lombardo. Rimane la consolazione di essere riusciti a portare a casa altri punti importanti, sicuramente importantissimi per il campionato.

Al "via" Cairoli, dalla seconda fila, è immediatamente scivolato sesto. Posizione che ha mantenuto tanto nelle fasi iniziali, neutralizzate da una safety car resasi necessaria in seguito a un incidente che alla prima curva ha coinvolto ben cinque vetture, quanto nella seconda parte di gara. È stato tuttavia proprio allora che il comasco ha dovuto lasciare sfilare il norvegese Dennis Olsen, concludendo al traguardo settimo.

Il ritiro del francese Mathieu Jaminet ha fatto sì che al comando della classifica si portasse il tedesco Sven Müller, che ha anche conquistato il successo ed il quale adesso guida con 17 punti di vantaggio sullo stesso Jaminet, a sua volta seguito ad una sola lunghezza da Cairoli.

Ma non c'è il tempo di pensare a lungo a quanto è successo in Ungheria. Tra meno di una settimana, il "circus" della Porsche Mobil 1 Supercup tornerà infatti in pista a Hockenheim, sede del sesto round del calendario, sempre in abbinamento nello stesso weekend con la Formula 1. Un tracciato che rende Matteo Cairoli, come da lui stesso sottolineato, "particolarmente fiducioso".