sabato 19 marzo 2016

Presentato il programma della Commissione Mobilità dell’Automobile Club Milano


Si è svolta questa mattina, presso la sede di corso Venezia, la presentazione del programma della nuova Commissione Mobilità dell’Automobile Club Milano. In apertura, il presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli, ha ricordato come il Consiglio direttivo da lui guidato abbia fortemente voluto la ricostituzione della Commissione statutaria “per rilanciare il ruolo di ACM quale Ente territoriale propositivo e a difesa degli interessi generali della mobilità”.



La Commissione Mobilità, con i suoi lavori e con le sue proposte, coinvolgendo su tematiche specifiche gli esperti delle principali istituzioni e associazioni presenti sul territorio, intende individuare i punti critici del sistema della mobilità e dei trasporti non solo in Milano ma con uno sguardo esteso alla sua area metropolitana e alla sua acquisita dimensione regionale. 


Di seguito, vari componenti della Commissione Mobilità ACM hanno sottolineato come il progresso tecnologico e le esigenze di una mobilità sostenibile abbiano accelerato in tutte le componenti del settore un processo di cambiamento che sta portando ad una sempre maggiore integrazione dei diversi sistemi e ad una maggiore possibilità per il cittadino di personalizzare gli spostamenti. Considerando la mobilità un sistema in cui tutti i modi di trasporto sono chiamati a contribuire per la loro parte, perseguendo interessi generali, va rimarcato che l’automobile, da parte sua, svolge tuttora una insostituibile funzione sociale da difendere e riconoscere. 

Non va dimenticato, infatti, che il maggior utilizzo del trasporto pubblico lo si ha nella città di Milano con circa il 50 per cento. Questo valore si riduce rapidamente più ci si inoltra ai margini della Città metropolitana, dove scende al 30 o 25 per cento. A livello regionale non viene superato il 20 per cento. E’ facile capire che, necessariamente, chi risiede dove la rete pubblica è meno densa o assente non solo può ma è costretto ad utilizzare il mezzo privato.


Più in generale si può affermare che l’automobile diventa indispensabile: per famiglie a medio e basso reddito che hanno trovato condizioni insediative di minor costo (e quindi meno accessibili al trasporto pubblico), per particolari categorie di utenti come anziani, disabili e famiglie numerose, così come per diverse figure e condizioni professionali (artigiani, rappresentanti, medici, professionisti, ecc.). Inoltre oggi il mercato del lavoro postula per ogni categoria una elevata mobilità, nello spazio e nel tempo, che solo il mezzo privato può garantire, considerati gli elevati vincoli al cambio di abitazione. 


L’automobile è la fonte di inquinamento che paga di più delle altre i costi ambientali che produce. Chi di fatto è costretto ad utilizzare la propria automobile, e che spesso è ingiustamente sul banco degli imputati, lo fa pagando ampiamente sia il costo del bene che usa, sia le esternalità che produce (congestione, inquinamento) attraverso accise, bollo, tariffe per il parcheggio, l’accesso a zone a traffico limitato, ecc. ecc. Va sottolineato che, come rilevato da un recente studio del Fondo Monetario Internazionale, in Europa e soprattutto in Italia la motorizzazione privata compensa più di ogni altra fonte di inquinamento il costo delle esternalità ambientali che produce. Tale internalizzazione, oltre agli standard europei sulle emissioni, ha anche contribuito, assai più del cambio modale e senza costi per le casse pubbliche, al miglioramento della qualità dell’aria che si è registrato a Milano e in Lombardia negli ultimi decenni.


Corsi di aggiornamento professionale per giornalisti 

Uno degli intenti della Commissione è anche la trasmissione di conoscenze per favorire una corretta informazione. In questa direzione vanno i contributi che i componenti della Commissione stanno proponendo attraverso gli strumenti di informazione ACM, in particolare la rivista sociale Via!, ed i corsi di aggiornamento professionale che Acm propone da quest’anno all’Ordine Nazionale dei Giornalisti su vari fenomeni legati alla mobilità e ai trasporti. I primi due corsi in programma si terranno, presso la sede Acm, i prossimi 4 e 12 maggio sui seguenti temi: “Comunicare i fenomeni di inquinamento atmosferico: conoscenze e strumenti a disposizione dei mass media per interpretare e informare correttamente l’opinione pubblica sui dati della qualità dell’aria” e “Comunicare la sicurezza stradale: le conoscenze per informare sul corretto trasporto dei bambini in auto”. I giornalisti interessati si possono iscrivere attraverso la piattaforma informatica Sigef.



I componenti della Commissione 


La Commissione Mobilità è stata ricostituita nel dicembre dello scorso anno per volontà del Consiglio direttivo Acm assommando le competenze delle precedenti Commissioni Traffico, Giuridica e Tecnica. La coordina il prof. Cesare Stevan, professore emerito del Politecnico di Milano, e comprende eminenti studiosi del settore quali: Alberto Ansaldi, direttore Automobile Club Milano; Aldo Bardusco, docente di Diritto costituzionale; Gian Paolo Corda, docente di Progettazione urbanistica; Franco De Angelis, esperto di trasporti, già assessore del Comune di Milano e della Provincia di Milano; Michele Giugliano, docente di Inquinamento atmosferico, Politecnico di Milano; Giorgio Goggi, docente di Urbanistica, già assessore al Traffico del Comune di Milano; Marco Ponti, docente di Economia dei Trasporti; Lorenzo Rosti Rossini, ingegnere esperto di sicurezza; Edoardo Rovida, docente del Dipartimento di Meccanica, Politecnico di Milano; Chiara Somarè, avvocato in Milano; Giorgio Spatti, ingegnere esperto di trasporti e logistica. Segretario è Paolo Redaelli, responsabile comunicazione Automobile Club Milano. 

> foto di Giorgio Aroldi