Si è conclusa complessivamente in modo positivo per il team Nova Race la 24 Ore di Dubai, primo degli appuntamenti della serie Creventic, che ha visto al via il numero record di 100 vetture. La squadra emiliana, che per la prima volta portava in pista nella gara degli Emirati Arabi la Ginetta G55 GT4, ha potuto celebrare il sesto posto della classe SP3 ed il 36° assoluto con l’equipaggio composto dagli italiani Gianluca Carboni (alla sua prima esperienza in questo appuntamento), Roberto Gentili, Luca Magnoni, il rientrante Luca Rangoni e l’inglese William Moore.
Un risultato che si sarebbe potuto trasformare in un podio, considerando il terzo responso ottenuto nelle qualifiche ed il fatto che nella prima fase di gara il quintetto della Nova Race si è mantenuto costantemente dentro le prime tre posizioni. Una sosta di un quarto d’ora per un banale problema elettrico prima ed il contatto con una Mercedes SLS AMG GT3 mentre al volante si trovava Magnoni successivamente, hanno compromesso in maniera definitiva un risultato migliore. Tanta soddisfazione da parte di tutti, in ogni caso, dopo l’arrivo, con un piazzamento che suona essere di buon auspicio per il prosieguo della stagione 2016.
Davvero tanta sfortuna invece per l’altra vettura inglese divisa dallo stesso Magnoni, gli altri italiani Fabio Ghizzi e Mark Speakerwas, il tedesco Michael Hofmann ed il bulgaro Pavel Lefterov. Quarti alla conclusione delle sessioni cronometrate, il loro cammino in gara è stato interrotto dopo neppure 20 minuti da un contatto con una Porsche che ne ha causato il ritiro al 14° giro. Peccato perché Speakerwas si era reso immediatamente autore di un eccellente avvio e perché alla fine né Lefterov né Hofmann sono potuti salire in macchina, rimanendo al di là del muretto dei box a fare il tifo per l’altra vettura dei loro compagni di squadra.