Ivan Bellarosa e Guglielmo Belotti su Wolf GB08 motorizzata Honda, si aggiudicano la XXV Edizione della 6h Di Roma. Il duo della Avelon Formula ha compiuto 211 giri in 6h00’34”485 alla media di 143,426 km/h. precedendo di una tornata la Ferrari 458 GT3 della AF Corse condotta da Giancarlo Fisichella, Motoaky Ishikawa e Michele Rugolo. Terzi assoluti Vito Rinaldi e Marco Biffis sulla Tatuus Py012 della B&B distanziati di quattro tornate.
In partenza Bontempelli sulla Renault RS01 della Oregon Team autrice della pole, difende la testa da uno scatenato Fisichella che con la Ferrari 458 GT3 sfila subito la Wolf GB08 di Bellarosa a sua volta passato anche dalle altre GT3 di Rangoni, Cioci e Camathias. I cinque di testa girano con tempi distanti pochi decimi fino alla settima tornata quando dopo un paio di tentativi, e anche un leggero contatto, Fisichella trova il varco alla Esse e passa in testa. La prima ora è ricca di colpi scena che iniziano al ventesimo minuto quando si registra il primo ritiro con Camathias (Porsche 997 GT3 R – Autorlando) out alla Roma per un principio d’incendio. La Safety in pista per favorire le operazioni di soccorso annulla i distacchi e per Fisichella è tutto da rifare. Altri venti minuti e due nuovi problemi attardano il trio turco della Borusan Otomotiv con la loro BMW M3 V8 ai box con problemi elettrici, e la Wolf GB08 della AS Sport Service anche loro ai box per problemi alla sospensione. Problemi anche per la simile Sport della B&B finita in ghiaia al tornantino e subito ai box per un problema ad uno scarico.
La seconda ora si apre all’insegna dei cambi pilota e delle prime soste rifornimento ai box. Primi a rientrare proprio le due Ferrari della AF corse con Ishikawa che da il cambio a Fisichella e Gerber al volante al posto di Cioci. Due nuove Safety Car rimescolano le posizioni di testa con prima Rangoni in sabbia al curvone e poi proprio Gerber che finisce a muro in uscita della Roma come ieri era successo nelle libere 2 alla Ferrari 458 GT3 della EasyRace risultata poi danneggiata irreparabilmente. Se il primo sulla Porsche 997 GT3 della Ebimotors riesce a riprendere la corsa, nulla da fare dunque per Gerber e i suoi compagni di equipaggio Cioci e Griffin.
I più veloci in pista in quest’ora sono Beretta, subentrato sulla RS01, e Bellarosa che effettua il suo secondo stint consecutivo. Più lento Ishikawa che scivola in quarta piazza sfilato anche da Pirri, su una Wolf GB08 insieme ad Amaduzzi e Varini.
All’inizio della terza ora altro colpo di scena con la RS01 ai box per un problema alla pompa della benzina risolto però nell’arco di una manciata di minuti che tramutati in giri fanno scivolare la vettura dell’Oregon Team in quarta piazza a 3 giri dalla testa. In testa passa così Bellarosa tallonato da Pirri col distacco fra i due sempre sotto al secondo nei primi 15 minuti, prima che lo stesso Pirri rientri ai box per il rifornimento. Il ruolo di inseguitore torna nelle mani della Ferrari 458 GT3 della AF Corse con Rugolo subentrato a Ishikawa che riesce a ricucire progressivamente il distacco pur non riuscendo a tornare in testa. Nel frattempo la RS01 torna ai box questa volta per la sostituzione della pompa della benzina che comporta una ulteriore perdita di nove giri e l’addio ai sogni di assoluta.
La quarta ora segna anche la fine della prova per gli iscritti all’ultima gara della 3H ECC che hanno condiviso la griglia con i partecipanti della 6h per la prima metà di gara. Ad aggiudicarsi la prova è il neo campione 2015 Andrea Mosca autore di una gara in solitaria sulla Megane Trofeo della Zero Racing. Dietro al pilota laziale, staccati di una tornata, Massimo Zanin, Mariano Bellin, Filippo Maria Zanin sulla Bmw M3 V8 della Pro. Motorsport a loro volta un giro davanti al trio Lotus Filippo Manassero, Mario Minella e Giacomo Stratta.
In ottica 6h è sempre la Sport della Avelon Formula a fare l’andatura, questa volta con Belotti al volante. Sempre nel ruolo di inseguitore il trio della AF corse con Fisichella a fare come Rugolo e a sfruttare la maggior potenza del proprio mezzo a fronte dei minori consumi (e minori soste) dei battistrada. In terza posizione si issa il duo della Ebimotors Luca Rangoni/Daniele Mulacchiè. Pochi minuti e nuove emozioni. Gamberini, al volante della seconda vettura della Emotion Motorsport, perde la posteriore sinistra ai cimini e rimane in traiettoria. La Safety ricompatta il gruppo e annulla il vantaggio di Belotti che però può subito riallungare complice la rottura dell’attacco dell’ammortizzatore posteriore sinistro sulla Ferrari inseguitrice. Ci vogliono sette minuti per la sostituzione con Fisichella che dunque rientra sempre in seconda posizione, ma tre giri dietro i leader.
La quinta ora non offre ulteriori scossoni ed è incentrata sul forcing di Fisichella e di Beretta. Entrambi recuperano diversi secondi al giro e riescono a recuperare un giro al battistrada. Proprio in prossimità della loro ultima sosta Fisichella riesce anche a portarsi ad un solo giro dai leader prima di cedere il volante a Rugolo che a sua volta si rimette alla caccia di Belotti atteso anche lui ai box per l’ultimo rifornimento.
Proprio all’inizio della sesta ora finisce la gara della Ebimotors e di Mulacchiè/Rangoni costretti al ritiro mentre occupavano saldamente la terza piazza che passa nelle mani del duo della B&B di Biffis e Rinaldi. Davanti la situazione non cambia e così è di nuovo il turno di Ishikawa sulla Ferrari inseguitrice con il team che concede al meno esperto pilota alla sua prima gara endurance in assoluto, l’onore della bandiera a scacchi. Alla 6h torna dunque a vincere una vettura sport ben nove edizioni dopo l’affermazione di Ghiotto/Uboldi/Didaio nel 2007, interrompendo l’egemonia Ferrari di cinque vittorie consecutive, di cui quattro siglate AF Corse.
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