martedì 12 maggio 2015

Alfa Romeo regina della Mille Miglia 2015




Alfa Romeo partecipa, in qualità di Gold Sponsor, all'edizione 2015 della rievocazione storica della Mille Miglia, la "corsa più bella del mondo" - secondo la celebre definizione di Enzo Ferrari - che prenderà il via da Brescia giovedì 14 maggio per farvi ritorno domenica 17 maggio, dopo aver toccato alcune delle località più suggestive d'Italia. 

Il marchio schiera due vetture ufficiali del Museo Storico Alfa Romeo – la “1900 Sport Spider” (1954) e la “750 Competizione” (1955) - due esclusive spider ad alte prestazioni. Da ricordare che alla Mille Miglia le vetture del Biscione hanno trionfato ben undici volte: un record di successi che non potrà mai essere battuto. E quest’anno si celebra l’80esimo anniversario della vittoria di Pintacuda e Della Stufa con la Tipo B “P3” appositamente preparata per l’edizione del 1935, seguita in classifica da altre cinque vetture Alfa Romeo. 


Da sempre un po' gara e un po' avventura, la 33esima edizione della "Freccia Rossa" vedrà la partecipazione di 464 vetture iscritte con equipaggi provenienti da 42 Paesi che affronteranno un percorso impegnativo di 1.760 i km. 

La gara di regolarità è composta da 84 prove speciali di cui 76 tradizionali ed 8 a media. Quello che molti considerato "il museo viaggiante più prestigioso del mondo" farà tappa anche a Monza alla Villa Reale, sede istituzionale della Regione Lombardia e all’Autodromo Nazionale, in occasione di Expo 2015 di cui Fiat Chrysler Automobiles e CNH Industrial sono Official Global Partners. Dunque, un motivo in più per seguire questo appuntamento di grande prestigio che ogni anno raccoglie l'ammirazione e il calore del pubblico: è un chiaro segno che queste automobili suscitano ancora oggi forti emozioni, anche nei più giovani che affollano le piazze.


In dettaglio, la “1900 Sport Spider” è una spider da corsa equipaggiata col motore a 4 cilindri bialbero della “1900” a carter secco, portato a 138 cv di potenza massima, che lancia la vettura a 220 km/h, grazie anche a un peso di 880 chilogrammi e a un’aerodinamica particolarmente efficiente. La “1900 SS” è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore De Dion: prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un’elevata tenuta di strada. Il design è realizzato da Bertone: compatta ed essenziale, trasmette il “dinamismo” tipico di tutte le Alfa Romeo.

La seconda vettura schierata è la “750 Competizione”, anch’essa una spider da competizione, realizzata nel 1955 per gareggiare nella categoria “sport fino a 1,5 litri”. La “750”, la cui denominazione riprende il codice-tipo della quasi contemporanea “Giulietta”, viene progettata impiegando il motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera della stessa “Giulietta”, con cilindrata incrementata a 1488 cc e con la “doppia accensione”. La potenza massima sale a 145 cv (raggiunti a 9.500 giri/min) che le consente di arrivare a 220 km/h di velocità. Il propulsore è montato in posizione anteriore-centrale, in modo da rendere ottimale la distribuzione dei pesi: al volante la “750 Competizione” è pronta e reattiva, incredibilmente efficace alle alte velocità. Lo stile della carrozzeria, che si differenzia da tutte le altre Alfa Romeo della prima metà degli anni Cinquanta, è opera di Boano. 



Al fianco di queste rarità del Museo Storico Alfa Romeo sfilerà anche la nuova Giulietta Sprint all’insegna di quel “fil rouge" indissolubile tra le vetture del passato e quelle di attuale produzione. Caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e dotazioni tecnologiche al top, rendono questa nuova versione l'erede naturale della storica Giulietta Sprint che 60 anni fa conquistò gli appassionati di tutto il mondo. Fu proprio la Giulietta negli anni Cinquanta a far sognare gli automobilisti rendendo per la prima volta accessibile il desiderio di possedere un'Alfa Romeo. Oggi tocca alla nuova Giulietta Sprint raccogliere il testimone e rendere omaggio all'icona del 1954, capostipite di un'intera classe di automobili e uno dei prodotti emblematici del Made in Italy.