Una rincorsa partita quatto anni fa e conclusa da poco più di un mese, quando è arrivata la conferma ufficiale dagli organizzatori. Una lunga attesa per essere tra i 430 equipaggi (record di tutte le edizioni) in gara alla “corsa più bella del mondo”. La 1000 Miglia.
Per Maurizio Senna un sogno che diventa realtà. Un impegno imminente da onorare con il massimo impegno. E da preparare con meticolosa attenzione insieme a Santino Bellani, che dal sedile di destra condividerà la lunga corsa da Brescia a Roma e di nuovo a Brescia dove sventolerà la bandiera a scacchi, dopo un passaggio, grande novità di quest’anno, sulla pista sopraelevata dell’Autodromo di Monza. Da percorrere con un’auto che è una bella pagina della storia dell’automobilismo, non solo italiano.
Per gli appassionati del genere è sufficiente il nome: Alfa Romeo Giulietta Sprint Bertone del 1957. Recuperata circa sei anni fa in condizioni disperate e riportata in perfetta forma come può fare soltanto un grande appassionato. Anche il colore, nero, è identico a quello dell’originale di 58 anni fa. Sarà una delle 38 Alfa Romeo in gara e sarà sotto l'egida del Museo Alfa Romeo, che ha contattato Maurizio Senna per poter annoverare questo pezzo pregiato tra le auto del suo gruppo.
Per gli appassionati del genere è sufficiente il nome: Alfa Romeo Giulietta Sprint Bertone del 1957. Recuperata circa sei anni fa in condizioni disperate e riportata in perfetta forma come può fare soltanto un grande appassionato. Anche il colore, nero, è identico a quello dell’originale di 58 anni fa. Sarà una delle 38 Alfa Romeo in gara e sarà sotto l'egida del Museo Alfa Romeo, che ha contattato Maurizio Senna per poter annoverare questo pezzo pregiato tra le auto del suo gruppo.
Per Senna e Bellani l’operazione 1000 Miglia è scattata nello scorso fine settimana con la partecipazione al Franciacorta Historic, utile per migliorare l’affiatamento dell’equipaggio ed allenare l’auto.
Tra una decina di giorni un altro impegno con la “Coppa dei Tre Fiumi”, gara con 40 passaggi su tubi e prova di regolarità a media, come quelle previste alla 1000 Miglia.
Un mondo, quello delle gare di regolarità, che Maurizio Senna frequenta da tempo. Da protagonista. Lo conferma un palmarès che presenta numerose vittorie; un titolo di campione italiano; il Trofeo Tre Regioni, già vinto nel 2013 e che è anche l’obiettivo di quest’anno. Dopo due gare, su otto da disputare, con al fianco una navigatrice fidata come Lorena Zaffani, Senna è al comando della classifica davanti a Giordano Mozzi e Stefania Biacca, che, per la cronaca, hanno già vinto due volte la 1000 Miglia e quest’anno puntano al tris.
Obiettivo, quest’ultimo, fuori dalla portata di Senna e Bellani per la regola dei coefficienti che premia le auto più vecchie. Per loro, tagliare il traguardo intorno al quarantesimo posto sarebbe un successo.
Ma essere tra i 430 che partiranno da Brescia è già una vittoria. Che allunga l’elenco dei lodigiani alla 1000 Miglia. Sulle orme di Giuseppe Campari, “el negher di Lodi”, vincitore di due edizioni nel 1928 e 1929 con l’Alfa Romeo 6C 1500 SS e di Eugenio Castellotti, che trionfò nel 1956 con la Ferrari 290 MM. Da solo sotto la pioggia. (gianni cattaneo)