Pirelli è soddisfatta dei risultati ottenuti nel primo appuntamento stagionale del Campionato Mondiale eni FIM Superbike le cui gare si sono disputate sul circuito di Phillip Island. Un tracciato, quello australiano, che storicamente è molto impegnativo e mette a dura prova gli pneumatici e che, proprio per questo motivo, è molto temuto da tutte le case produttrici di pneumatici.
Quest’anno Pirelli ha dimostrato di aver raggiunto un livello tecnologico notevole, questo grazie al costante lavoro di sviluppo che da dodici anni a questa parte la casa italiana svolge all’interno del massimo Campionato per derivate dalla serie.
L’obiettivo dichiarato da sempre dalla Pirelli è quello di costruire pneumatici in grado di adattarsi bene alle motociclette di tutte le case costruttrici, questo perchè a differenza di altri campionati, gli pneumatici utilizzati in Superbike non sono prototipi ma pneumatici che sono regolarmente in vendita sul mercato ed acquistabili da tutti i motociclisti e quindi, proprio per questo motivo, devono poter funzionare bene con tutte le motociclette in commercio. Per la casa milanese il Mondiale Superbike è il più importante laboratorio di sviluppo per i propri pneumatici e i piloti del campionato sono i migliori tester in assoluto per valutare l’effettiva qualità di uno pneumatico.
Podi come quello di Phillip Island, che hanno visto trionfare piloti di tre case motociclistiche diverse (Kawasaki, Honda, Ducati), sono la dimostrazione più evidente che l’attività di sviluppo portata avanti da anni da Pirelli sta andando nella giusta direzione.
In Gara 1 il pilota del Kawasaki Superbike Team Jonathan Rea, dopo aver conquistato la pole position nella giornata di sabato,parte subito bene e riesce a mantenere la testa della gara per undici giri finchè, all’inizio del dodicesimo giro, Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils) riesce a superarlo. Al quattordicesimo giro però l’alfiere della casa di Noale va lungo in uscita di curva, riesce a rimanere in piedi ma rientra solo in quarta posizione restituendo il primo posto a Rea che, nella seconda parte di gara, si deve difendere dai continui attacchi diChaz Davies (Aruba.it Racing-Ducati SBK Team). Alle loro spalle, in terza posizione, l’ottimo Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils), al suo debutto nel Mondiale delle derivate di serie.
Negli ultimi 5 giri si forma un gruppetto di testa guidato da Rea, seguito da Davies, Haslam e Torres, gli unici a girare sotto l’1.32’. Al diciannovesimo giro Leon Haslam riesce a superare Chaz Davies portandosi in seconda posizione ma il gallese riconquista subito la posizione persa. Negli ultimi due giri è lotta a tre tra Rea, Davies e Haslam per la testa della gara. Dopo un’ultimo giro da antologia con un emozionante duello Rea-Haslam, alla fine il pilota nord irlandese ha la meglio sul pilota Aprilia e taglia per primo la linea del traguardo. Alle loro spalle ottimo terzo posto per il ducatista Chaz Davies.
In Gara 2 è ancora una battaglia a tre tra Rea, Davies e Haslam. Il pilota Kawasaki mantiene saldamente la prima posizione seguito da Davies e Haslam. All’inizio del sesto giro Haslam supera Davies che deve, poche curve dopo, cedere il passo anche a Michael VD Mark (PATA Honda World Superbike Team), al suo debutto nella massima serie dopo il successo dello scorso anno in Supersport. L’olandese che in Gara 1 aveva raggiunto un buon quinto piazzamento, non pago, poco dopo si prende anche la prima posizione ai danni di Rea che viene superato anche da Haslam e Davies scendendo in quarta posizione. Al dodicesimo girò l’olandese perde un po’ il ritmo di gara e gli inseguitori ne approfittano, Haslam guadagna la testa della classifica, tallonato da vicino da Rea e Davies. Al diciassettesimo giro la gara perde per una caduta uno dei protagonisti del weekend, Jordi Torres. Nel frattempo, nel giro successivo, Rea sorpassa Haslam che però in pochi tornanti riguadagna il comando per poi perderlo nuovamente all’ultimo giro a favore del pilota Aprilia.
Finale al cardiopalma: sul rettilineo d’arrivo Haslam è più veloce e per dieci millesimi taglia il traguardo prima di Rea che si deve accontentare del secondo piazzamento. Buona prestazione per Chaz Davies che conferma il risultato ottenuto in Gara 1.
In Supersport Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse) parte dalla pole position davanti a Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) e al compagno di squadra Lorenzo Zanetti. Il francese detta fin da subito il ritmo di gara mentre un’esitazione del turco offre la possibilità aRatthapark Wilairot (CORE'' Motorsport Thailand) di inserirsi in seconda posizione. Al quinto giro il tailandese perde una posizione a vantaggio di Zanetti mentre Kenan Sofuoglu all’esterno della prima curva ha la peggio su Kyle Smith (PATA Honda World Supersport Team) ed esce di pista rientrando solo in diciottesima posizione e compromettendo così la sua gara.
Mentre i piloti della casa di Schiranna con in testa Cluzel creano il vuoto, alle loro spalle è lotta per il terzo posto. Al termine della gara il podio si tinge con i colori della MV Agusta che piazza i suoi piloti sui due gradini più alti, alle loro spalle, dopo un serrato duello con Kyle Smith, ad avere la meglio è Gino Rea (CIA Landlords Insurance Honda) che sale sul gradino basso del podio.
Negli ultimi 5 giri si forma un gruppetto di testa guidato da Rea, seguito da Davies, Haslam e Torres, gli unici a girare sotto l’1.32’. Al diciannovesimo giro Leon Haslam riesce a superare Chaz Davies portandosi in seconda posizione ma il gallese riconquista subito la posizione persa. Negli ultimi due giri è lotta a tre tra Rea, Davies e Haslam per la testa della gara. Dopo un’ultimo giro da antologia con un emozionante duello Rea-Haslam, alla fine il pilota nord irlandese ha la meglio sul pilota Aprilia e taglia per primo la linea del traguardo. Alle loro spalle ottimo terzo posto per il ducatista Chaz Davies.
In Gara 2 è ancora una battaglia a tre tra Rea, Davies e Haslam. Il pilota Kawasaki mantiene saldamente la prima posizione seguito da Davies e Haslam. All’inizio del sesto giro Haslam supera Davies che deve, poche curve dopo, cedere il passo anche a Michael VD Mark (PATA Honda World Superbike Team), al suo debutto nella massima serie dopo il successo dello scorso anno in Supersport. L’olandese che in Gara 1 aveva raggiunto un buon quinto piazzamento, non pago, poco dopo si prende anche la prima posizione ai danni di Rea che viene superato anche da Haslam e Davies scendendo in quarta posizione. Al dodicesimo girò l’olandese perde un po’ il ritmo di gara e gli inseguitori ne approfittano, Haslam guadagna la testa della classifica, tallonato da vicino da Rea e Davies. Al diciassettesimo giro la gara perde per una caduta uno dei protagonisti del weekend, Jordi Torres. Nel frattempo, nel giro successivo, Rea sorpassa Haslam che però in pochi tornanti riguadagna il comando per poi perderlo nuovamente all’ultimo giro a favore del pilota Aprilia.
Finale al cardiopalma: sul rettilineo d’arrivo Haslam è più veloce e per dieci millesimi taglia il traguardo prima di Rea che si deve accontentare del secondo piazzamento. Buona prestazione per Chaz Davies che conferma il risultato ottenuto in Gara 1.
In Supersport Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse) parte dalla pole position davanti a Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) e al compagno di squadra Lorenzo Zanetti. Il francese detta fin da subito il ritmo di gara mentre un’esitazione del turco offre la possibilità aRatthapark Wilairot (CORE'' Motorsport Thailand) di inserirsi in seconda posizione. Al quinto giro il tailandese perde una posizione a vantaggio di Zanetti mentre Kenan Sofuoglu all’esterno della prima curva ha la peggio su Kyle Smith (PATA Honda World Supersport Team) ed esce di pista rientrando solo in diciottesima posizione e compromettendo così la sua gara.
Mentre i piloti della casa di Schiranna con in testa Cluzel creano il vuoto, alle loro spalle è lotta per il terzo posto. Al termine della gara il podio si tinge con i colori della MV Agusta che piazza i suoi piloti sui due gradini più alti, alle loro spalle, dopo un serrato duello con Kyle Smith, ad avere la meglio è Gino Rea (CIA Landlords Insurance Honda) che sale sul gradino basso del podio.
Il commento di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto:
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto quest’anno e delle prestazioni offerte dai nostri pneumatici. La cosa più importante per noi è che anno dopo anno riusciamo sempre a migliorarci e a fare un piccolo passo avanti nella giusta direzione, questo per noi è un segnale molto positivo. Sappiamo che Phillip Island è un circuito difficile per le gomme e per tutti i costruttori di pneumatici ma oggi mi sento di dire che il lavoro svolto negli anni ha portato i suoi frutti. Possiamo certamente ancora migliorarci ma il livello tecnologico raggiunto è sicuramente già notevole, lo dimostrano le bellissime gare a cui abbiamo assistito. Mi complimento con Jonathan, Leon e Chaz per i bellissimi duelli che ci hanno regalato ma voglio anche esprimere il mio apprezzamento per Troy Bayliss che ha voluto rimettersi in gioco dopo 7 anni di inattività, ben consapevole che non sarebbe stato facile, e che, da grande professionista quale è, fino all’ultimo ha portato a termine il suo compito regalando, aldilà del risultato finale, belle emozioni a tutti gli appassionati di motociclismo. Siamo molto soddisfatti anche di come sono andate le gare di contorno del Campionato Mondiale Superbike, ovvero le competizioni australiane locali, che ci hanno visto trionfare in un regime non di monogomma.”