Premessa. In Italia, la 6h di Roma ha concluso la stagione delle corse con la prima vittoria a Vallelunga di Giancarlo Fisichella, in gara nella Gold Cup con la Ferrari 458 GT2 di AF Corse condivisa con Marco Cioci e Piergiuseppe Perazzini, che, invece, erano al quinto successo nella classica endurance romana.
Nella Bronze Cup il primo posto è andato alla Tatuus CN2 della MSR Corse affidata a Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte che hanno conquistato un sorprendente secondo posto della classifica assoluta. Sorprendente anche il risultato della debuttante GC 10 V6 con Paolo Collivadino, Arduino Giretti (anche loro al debutto in una corsa endurance) e il più esperto Edo Varini, che si sono aggiudicati la Silver Cup.
La cronaca della 6h di Roma a questo link.
Nella Bronze Cup il primo posto è andato alla Tatuus CN2 della MSR Corse affidata a Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte che hanno conquistato un sorprendente secondo posto della classifica assoluta. Sorprendente anche il risultato della debuttante GC 10 V6 con Paolo Collivadino, Arduino Giretti (anche loro al debutto in una corsa endurance) e il più esperto Edo Varini, che si sono aggiudicati la Silver Cup.
La cronaca della 6h di Roma a questo link.
In pista, come accade di frequente in queste gare, professionisti e gentleman driver che si infilano la tuta e il casco solo per passione.
Una grande passione, come quella che anima Paolo Collivadino, in trasferta da Milano per questa prima esperienza in una corsa di durata. Un'altra storia rispetto alle auto portate in pista fino all'altro ieri: Formula e Turismo in gare Sprint da mezz'ora o poco più.
"È la prima volta che partecipo ad una Endurance e ne sono rimasto entusiasta, apprezzando molto lo spirito di squadra con i miei compagni e il feeling che subito si è creato con Arnaud e Olivier Gomez, i responsabili della GC10" è il primo commento di Paolo.
Insomma una bella esperienza anche se ha richiesto un impegno maggiore rispetto alle corse disputate finora: "la 6h di Roma mi ha messo alla prova sia fisicamente che mentalmente, considerato che non avevo mai guidato per oltre 2 ore. E' necessario un approccio mentale diverso dalle gare sprint che ho fatto finora con la Formula Junior e la Formula Renault 2000 ma personalmente me la sono goduta di più" continua il pilota che, appena rientrato da Vallelunga, pensa già alla prossima stagione: "molto probabilmente il mio futuro agonistico sarà in queste corse, che ritengo più vicine al mio modo di intendere le competizioni motoristiche, magari partecipando alle gare che si corrono in altri Paesi europei e dove si registrano medie di 45/50 vetture iscritte".
Correre per passione.