Sono 5 le vittorie alla 6h di Roma di Marco Cioci e Piergiuseppe Perazzini, quest’anno in equipaggio con Giancarlo Fisichella, sulla Ferrari 458 GT2 della AF Corse. Per loro 214 giri in 6h00’10”468, più veloci di 1’25”582 rispetto alla MSR Corse – Tatuus CN2 di Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto. Terzo posto per Duncan Cameron e Matt Griffin anche loro su una Ferrari 458 GT2 della AF Corse.
1° Ora. Asfalto bagnato ma niente pioggia per lo start della gara. Avvio cauto per tutti tranne per uno scatenato Giorgio Sernagiotto (Tatuus CN2 – MSR Corse) che conquista la testa ai danni di Luca Pirri (Wolf CN2 – Avelon Formula), con Marco Cioci (Ferrari 458 GT2 – AF Corse) che difende la terza piazza da un arrembante Luca Rangoni (Nissan GT-R Nismo GT3 – Nova Race). Solo due giri ed un leggero scroscio di pioggia, con tutti gli equipaggi ad utilizzare gomme da asciutto, che rimescola le carte. Pirri si gira alla fine della parte veloce sfilando settimo e nella bagarre Rangoni riesce ad infilare Cioci con Beretta, Francioni, Grumert, tutti in scia e racchiusi a lungo in meno di 3 secondi. Al romano sulla Ferrari n.1 ci vogliono 25 minuti e 14 ulteriori giri per riprendersi la seconda posizione. Ulteriore scossone al 45’ con la GC V8 di Manuele Gatto che si ammutolisce alla “Trincea” rimanendo in traiettoria e costringendo la Direzione Gara all’ingresso della Safety Car che rimane in pista per due giri. Molti ne approfittano per effettuare la sosta per il rifornimento come il leader Sernagiotto che riprende la corsa senza cedere in quel momento il volante a Lacorte.
2° Ora. La seconda ora si apre all’insegna del duello fra il neo leader Cioci e Sernagiotto, con la Ferrari che sfrutta al meglio la parte veloce e la Tatuus che si rifà sotto in occasione del misto. Il duello dura oltre venti minuti con poi Cioci che rientra ai box per il rifornimento e per cedere il volante a Piegiuseppe Perazzini. Sosta anche per gli altri protagonisti con la classifica dopo le prime soste che vede dietro al duo di testa Thomas Biagi (Audi R8 LMS), Daniele Mulacchiè (Nissan GT-R Nismo GT3) e Emanuele Romani (Porsche 997 GT3) per la Top 5.
Una nuova Safety Car imposta ancora per la GC V8 #33, questa volta ferma al “Tornantino” con un principio di incendio. Ne approfitta il leader Sernagiotto che rientra ai box ma un problema ad un perno nella sostituzione della posteriore sinistra fa perdere ben tre tornate, riportando in pista la Tatuus staccata di una tornata dal leader Perazzini.
3° Ora. La nuova ora di gara registra il forcing di Lacorte e Bellarosa con le due Sport in gara che provano a riportarsi in zona podio occupato da Perazzini, Biagi e Romani. Sessanta minuti esatti dall’ultimo pit stop e nuovo rifornimento per la vettura di testa con Perazzini che cede così il volante a Giancarlo Fisichella che si mette subito a macinare giri veloci al fine di accorciare dal nuovo leader Biagi cha aveva approfittato per un rapido rifornimento di carburante in occasione della prima Safety Car. Breve escursione sulla ghiaia per Mulacchiè proprio quando aveva preso un ottimo ritmo girando su tempi simili ai migliori. Per lui e per il suo compagno di equipaggio Rangoni tuttavia due tornate perse.
4° Ora. La seconda metà di gara vede di nuovo davanti la Ferrari 458 GT2 di AF corse con Fisichella che si porta al comando complice anche l’avvicendamento sulla R8 ufficiale dell’Audi Sport Italia che scivola in terza posizione, con Geri che subentra a Biagi, dietro nuovamente alla Sport della MSR Corse di Lacorte. E’ proprio Lacorte il primo delle posizioni di vertice a rientrare per un ulteriore avvicendamento che, complice anche i rapidi cambiamenti sulle altre vetture, lo mantiene in seconda posizione davanti alla vettura dell’Avelon condotta da Bellarosa. Proprio la loro Wolf GB 08 tuttavia ha un calo di potenza ed è costretta a rientrare ai box.
5° Ora. Nonostante i tentativi per la sostituzione della pompa dell’acqua sulla stessa Wolf, la Avelon è costretta al ritiro. In terza posizione si porta così la seconda vettura della AF Corse di Griffin/Cameron unici nelle battute iniziali a rientrare per montare le rain,anche se solo per pochi giri. Nel frattempo Sernagiotto prova a ricucire lo svantaggio dalla vettura di testa da cui paga una tornata di distacco. La sua rincorsa infatti lo porta anche a sdoppiarsi poco prima della metà dell’ora prima che un testa coda al tornantino lasci strada a Cioci, nel frattempo subentrato a Fisichella.
Pochi minuti e nuovo ingresso di Safety Car a causa del cambio bloccato sulla Lotus Elise di Biolghini/Rota/Nichetti. Nuovo pitstop allora per gli inseguitori, con Lacorte che riprende il volante mantenendo la seconda posizione, sempre stretto nella morsa delle due Ferrari 458 GT2 con il battistrada avanti di un giro ed il terzo staccato a sua volta di una tornata. Sul finire dell’ora anche l’ultimo avvicendamento alla guida della #1, con Perazzini che ritorna al volante per il suo secondo e ultimo stint.
6° Ora. Ultimi cambi anche in classe GT3 con Biagi di nuovo al volante della Audi R8 e Mulacchiè della Nissan GT-R. Sono ancora i due di testa però ad offrire spettacolo girando sugli stessi tempi, con Lacorte negli scarichi di Perazzini ma incapace di sdoppiarsi nei primi 15 minuti dell’ultima ora. Nella sfida fra GT3 ultimo avvicendamento con Mulacchiè/Rangoni fermi ai box a lungo con un problema al cambio che di fatto li allontana dall’ultimo gradino di classe in favore di Grumert/Coll (Mercedes SLS AMG – G Private Racing). Dunque prima piazza GT3 per la Audi R8 di Geri/Francioni/Biagi (quarti assoluti), davanti alla Porsche 997 GT3 della Autorlando di Romani/Beretta/Cerati. Per Marco Cioci e Piergiuseppe Perazzini quinta vittoria dunque alla 6h di Roma,replicando i successi (sempre in coppia) del 2006, 2008, 2011 e 2013. Seconda posizione per la sorprendente Tatuus CN2 della MSR Corse (Sernagiotto/Lacorte) e terza piazza per la Ferrari 458 GT2 di Cameron/Griffin (AF Corse).
Le dichiarazioni dei protagonisti.
Marco Cioci: E’ Stata veramente difficile soprattutto per le condizioni dell’asfalto al mattino e per i nostri rivali. Davvero bravi”
Beppe Perazzini: “Una gara davvero dura. Il prototipo era davvero veloce e abbiamo dovuto gestire al meglio ogni stint. Abbiamo vinto anche perché non abbiamo commesso nessun errore”.
Giancarlo Fisichella: “Sono davvero contento perché ci tenevo molto. Sono cresciuto su questa pista e non avevo ancora vinto pur avendo colto diverse affermazioni di classe”.
Giorgio Sernagiotto: “Siamo contenti anche di questa seconda piazza vorrà dire che l’anno prossimo ci riproveremo e magari riusciremo a vincere l’assoluta. Abbiamo fatto degli stint al di sopra delle aspettative”.
Roberto Lacorte: “Avevamo una macchina davvero veloce. Peccato per l’inconveniente tecnico ma vorrà dire che la prossima volta faremo ancora meglio”.
Foto: Fastclick/Photo4