In una memorabile giornata di sport, al Franciacorta International Circuit, il norvegese Petter Solberg fa l’impresa e conquista la prima edizione del Mondiale di Rallycross presentato da Monster Energy.
Il debutto del rallycross iridato in Italia non poteva davvero concludersi in modo migliore. Decine
di migliaia di spettatori a fare il tifo sulle tribune gremite non solo per “Hollywood” Solberg –
questo il nickname del norvegese abituato a dare spettacolo in macchina e fuori - ma anche se non
soprattutto per Gigi Galli, al rientro in una competizione ufficiale dopo l’incidente che nel 2008 lo
costrinse ad abbandonare i rally mondiali. Il pilota italiano è stato autore di un ritorno davvero da
favola, mancando la finale per il primo posto – riservata ai migliori sei – per una posizione e pochi
secondi: è giunto infatti quarto nella sua semifinale, anche a causa di un problema ad un
ammortizzatore, che lo ha attardato notevolmente. Galli ha recuperato con la foga e la maestria che
lo contraddistinguono da sempre e senza quell’inonveniente avrebbe centrato il risultato,
impossibile da pronosticare alla vigilia, di entrare fra i primi sei.
<Un risultato incredibile – dice il pilota di Livigno – onestamente impossibile da pronosticare alla
vigilia. Avrei firmato per molto meno! Davvero non poteva andare meglio. E’ stato un
bell’allenamento in vista del 2015 quando, sponsor permettendo, vorrei partecipare al tutto il
Mondiale di rallycross>.
A Galli fa eco un Petter Solberg davvero alle stelle. Dopo il Mondiale Rally vinto nell’ormai
lontano 2003 con la Subaru, ecco il Mondiale di Rallycross vinto con la Citroen Ds3 del suo team.
Un successo, quello del norvegese che fra poche settimane spegnerà le 40 candeline, sia da pilota
che da team manager. <E’ un grande sogno che diventa realtà – esulta Solberg -. Mai avrei pensato
lo scorso anno, quando mi sono dedicato al Rallycross, di ottenere questo risultato così in fretta.
Sono contento per me, per la mia famiglia e per tutta la squadra. E sono contento anche per
Timmy>.
Timmy è Hansen, il 22enne svedese che potrebbe essere figlio di Solberg ed invece è il pilota che
ha dato alla Peugeot la prima, storica, vittoria in una gara di Rallycross Mondiale: una nuova era
inizia per il Leone. Hansen in finale è partito davanti, seguito come un’ombra dal compagno di
squadra Timerzyanov e da Solberg. Poi i due hanno avuto problemi: Timerzyanov ha distrutto la
gomma anteriore sinistra, Solberg aveva la sospensione posteriore a pezzi e con il terzo posto era
comunque campione del mondo. Hansen non ha avuto alcuna difficoltà a controllare la situazione
da campione consumato, per la gioia di papà Kenneth, ora manager della squadra che lo schiera nel
Mondiale Rallycross.
Poca fortuna per gli altri piloti italiani: Piero Longhi ha chiuso comunque quarto nella RX Lites;
Davide Medici è sesto nella Super1600; Christian Giarolo è 28esimo tra le SuperCar, la categoria
regina dove Simone Romagna ha concluso solo 32esimo per problemi vari alla seconda Citroen del
team di Solberg e l’altoatesino Erwin Untersalmberger si è classificato 36esimo.
Le classifiche complete sono disponibili sul sito www.rallycrossrx.com