martedì 15 luglio 2014

Per Eugenio Mosca e lo "squalo" missione compiuta alla Cesana-Sestriere




Una vittoria di classe, GT 1300 Periodo E, per giunta su un tracciato bello e molto tecnico come quello della Cesana-Sestriere rappresenta un risultato più che positivo per il debutto di Eugenio Mosca nelle gare in salita. Alla classica piemontese, valida per il Campionato Europeo e Italiano Velocità in Salita Autostoriche hanno partecipato 130 piloti suddivisi in tre Raggruppamenti in base all'anno di costruzione delle vetture. 

Il pilota monzese era al volante di una vettura tra le più rare e ammirate: la splendida Giulietta 1300 Sprint Speciale, comunemente chiamata SS ma anche soprannominata “Squalo” per il frontale particolarmente aggressivo, messa a disposizione dalla Scuderia del Portello. Una versione peraltro speciale, un pezzo di una piccola serie “alleggerita” con portiere e cofani in alluminio. 

Mosca ha affrontato la prima salita ufficiale del sabato cercando di memorizzare il tracciato di ben 10,400 Km, percorso una sola volta la sera precedente per... raggiungere l'albergo, e prendere feeling con la vettura, soprattutto con le gomme Dunlop racing, obbligatorie nel Campionato Europeo Velocità, che si erano dimostrate molto “sensibili” alle giunzioni dell'asfalto e alle asperità normalmente presenti su una strada di montagna e causa di spostamenti marcati della vettura. Inoltre, Eugenio ha cercato di ottimizzare la guida e l'utilizzo delle marce in funzione del rapporto lungo (9/41) normalmente utilizzato su tracciati veloci come Monza e perciò non certamente ideale per una gara in salita. Quindi il pilota monzese ha scelto di non affrontare la seconda salita svoltasi sotto un forte acquazzone, limitandosi a provare il percorso una sola volta la sera con la vettura stradale, sempre per ... tornare in albergo. 

Fortunatamente la domenica un bel sole ha accolto i concorrenti e il folto pubblico accorso lungo il tracciato fin dalle prime ore del mattino, quindi la gara si è svolta in condizioni ottimali. Così Eugenio Mosca, facendo tesoro delle informazioni memorizzate nell'unica salita, ripassate la sera con l'ausilio del filmato on-board, è riuscito a limare oltre 18” dal crono stabilito il giorno prima stabilendo un intermedio particolarmente interessante nel secondo tratto del tracciato, quello caratterizzato da curve veloci in sequenza da "pennellare" facendo scorrere la vettura.