Alle 15.00, sotto il sole splendente, il pilota della Ferrari Fernando Alonso ha fatto da mossiere sventolando la bandiera del via, che ha “liberato” le 54 vetture della 24h di Le Mans. Partito in Pole position, Alex Wurz ha conservato la sua prima posizione, mentre alle sue spalle, André Lotterer (Audi n° 2) ha superato tre LMP1-H in cinque giri, venendo così ad installarsi al secondo posto. I piloti della Porsche, Neel Jani (Porsche n° 14) e Timo Bernhard (Porsche n° 20) non sono partiti benissimo (rispettivamente due e tre posizioni perse in due giri).
Dopo una mezz’ora di gara, la Porsche n° 14 s’è ritrovata a procedere al rallentatore, a causa d’un problema di pressione di carburante, lungo il rettilineo delle Hunaudières. Neel Jani è riuscito a rientrare ai box grazie all’energia del sistema elettrico, ma la vettura ha perso circa un quarto d’ora.
Se le Curve Porsche hanno contrassegnato la sessione di prova per le numerose uscite di pista, il rettilineo delle Hunaudières è stato invece teatro di diverse collisioni in quest’inizio di corsa. L'annunciato temporale s’è abbattuto sul circuito di Le Mans alle 16.30.
È stato uno scroscio di pioggia improvviso e violento che ha provocato una carambola nel rettilineo dell'Hunaudières tra l’Audi n° 3 (Bonanomi), la Toyota n° 8 (Lapierre) e la Ferrari n° 81 (Bird, che era al comando in LMGTE Am). Se la Toyota è riuscita a rientrare - non senza difficoltà - ai box, dove ha comunque poi perso 9 giri, l’Audi n° 3, molto danneggiata, è stata riportata ai box dal carro attrezzi.
Dopo un’ora e mezza di corsa, restavano in lizza per la vittoria una sola Toyota TS040 Hybrid, una sola Porsche 919 Hybrid e due sole Audi R18 e-tron Quattro. Dopo una seconda neutralizzazione con Safety car, consecutiva ad una nuovo improvviso e violento rovescio di pioggia, e ad un’altra carambola sempre nel solito e famoso rettilineo delle Hunaudières, la Porsche 919 Hybrid n° 20 s’è ritrovata al comando, davanti alla Toyota n° 7 bloccata in fondo alla corsia box dalla vettura di sicurezza. Per la prima volta dal 1998, la Porsche è tornata in testa alla 24 Ore di Le Mans.
In LMGTE Pro, Gimmi Bruni al volante della Ferrari n° 51 ha mantenuto al via la prima posizione davanti alle due Corvette C7.R, che sono scattate bene alla partenza, con Jan Magnussen e Oliver Gavin. Veloci, le vetture statunitensi si sono comunque dovute fermare ai box una volta in più delle loro concorrenti. Così, le Porsche 911 RSR, meno ingorde di carburante, sono tornate ai primi posti. Poco prima della quarta ora di gara, però, Tommy Milner è riuscito a riavere la meglio al volante della nuova Corvette C7.R n° 74. È inseguito dalle due Porsche 911 RSR (n° 91 e n ° 92).
In LMGTE Am, dopo il ritiro della Ferrari n° 81, al comando s’è installata la Porsche n° 77 della scuderia Dempsey Racing, che è leader davanti all’Aston Martin n° 98. Pedro Lamy ha preso il comando della gara alle 18.04. La Ferrari n° 53 della scuderia RAM Racing è terza, davanti alla Ferrari n° 72 ed all’Aston Martin n° 95. Queste ultime due vetture, con una sosta ai box in più.
In LMP2, la Ligier-Nissan n° 46 qualificata in Pole position ha perso terreno. L’Oreca-Nissan KCMG n° 47 era al comando, prima d’incappare in un «dritto» verso le 16.30. È stata, allora, la Morgan-Judd della scuderia Morand Racing (Franck Mailleux) a prendere il comando della categoria, ma grazie ai rifornimenti, l’Alpine n° 36 è passata in testa alla quarta ora di gara.