lunedì 26 maggio 2014

UN SOLO UN PIT STOP, LA STRATEGIA VINCENTE A MONACO. USURA E DEGRADO DELLE GOMME MINIMI A MONTECARLO. PIRELLI OFFRE AL VINCITORE GP2 LA POSSIBILITA’ DI GUIDARE UNA MONOPOSTO F1

Proprio come lo scorso anno, il pilota della Mercedes Nico Rosberg è stato in testa ad ogni giro del Gran Premio di Monaco, partendo dalla pole con le gomme P Zero Red supersoft prima di passare ai P Zero Yellow soft. 
Sin dall’inizio Rosberg e Hamilton si sono dati battaglia, in una gara dove la gestione delle gomme e del carburante è stata fondamentale. 
Entrambi i piloti hanno effettuato l'unica sosta al 25° giro, con Rosberg che è entrato ai box poco prima del compagno di squadra, approfittando, come molti Team, del periodo di safety car. 
I primi sei piloti si sono tutti fermati una sola volta; il pilota più in alto in classifica ad aver effettuato due pit stop è stato Romain Grosjean, Lotus F1 Team, che ha concluso la gara in ottava posizione. 
Il francese ha completato più di 50 giri con un unico set di supersoft, dal 24° giro fino alla fine. 
La gran parte dei piloti ha iniziato la gara con le supersoft. Nico Hulkenberg, Force India, è stato il pilota più in alto in classifica a partire con le soft: una strategia ad una sola sosta gli ha consentito di guadagnare ben sei posizioni e di arrivare quinto. 

Un'altra strategia innovativa è stata adottata da Felipe Massa, Williams, che ha utilizzato le gomme supersoft per 45 giri, dall'inizio della gara, prima di passare alla soft per l’ultimo stint. Questa strategia gli ha permesso di passare dalla 16ª alla 7ª posizione. 
Dopo il Gran Premio di Monaco, Pirelli darà al campione in carica GP2, Fabio Leimer, la possibilità di guidare una vettura di Formula Uno, come parte del premio per la vittoria dello scorso anno. Il pilota svizzero il prossimo martedì sarà alla guida di una monoposto 2012, fornita dal Team Lotus, sul circuito Paul Ricard, in Francia. 

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “Monaco è sinonimo di imprevedibilità: anche quest’anno abbiamo assistito a tanta azione in pista, safety car e incidenti. L’usura e il degrado degli pneumatici non sono stati un problema, come dimostrato dai lunghi stint effettuati da alcuni piloti, anche con le supersoft, e dal fatto che molti hanno completato la gara con un solo pit stop. Per esempio, le coperture di Grosjean avevano ancora un 20% di gomma dopo avere completato più di 50 giri. La temperatura dell’asfalto è stata più bassa rispetto a quella delle qualifiche, ma il passo di gara è stato tale che i primi quattro si sono inseguiti fino alla fine, con una lotta davvero serrata tra i primi tre. Nonostante la maggiore durata delle gomme quest’anno, le performance sono comunque alte. Le gomme sono uguali per tutte le vetture, il resto è nelle mani delle squadre. Congratulazioni anche al Team Marussia, che è andato per la prima volta a punti in Formula Uno con le nostre gomme”.