mercoledì 7 maggio 2014

Autodromo di Monza: da Regione Lombardia parere favorevole alla mozione per la realizzazione di un museo sotto le curve sopraelevate


Parere favorevole del Consiglio della Regione Lombardia alla mozione presentata da Lino Fossati, che chiede la realizzazione di un museo negli spazi sottostanti alle curve sopraelevate dell’autodromo di Monza. Un intervento da realizzare, secondo i consiglieri che hanno sottoscritto la mozione, per valorizzare sia l'Autodromo sia il Parco anche in vista di Expo 2015 in cui la città di Monza avrà un ruolo di rappresentanza.
“Un museo nell’Autodromo di Monza non è certo una cattiva idea. Anzi, pensiamo che la pista e le sue pertinenze siano un vero e proprio patrimonio per la provincia e tutta la Lombardia che va valorizzato, anche attraverso una sede museale. Ma non è certo con una mozione che fa i conti in tasca dei proprietari senza che la Regione ci metta nulla del suo, che si potrà realizzare”, ha giustificato così, Enrico Brambilla, capogruppo regionale del Pd, il voto di astensione alla mozione della Lega, discussa oggi, martedì 6 maggio 2014, in Consiglio regionale, che chiedeva l’istituzione di un museo presso l’autodromo di Monza.
Brambilla ha spiegato con le stesse parole della maggioranza perché riteneva il documento sostanzialmente poco utile: “Stamane, nell’argomentare le motivazioni per cui la maggioranza non riteneva opportuno discutere con urgenza la mozione sui profughi siriani, il consigliere Ncd Capelli ha disquisito sull’utilità di una mozione, che, nel caso specifico, non avrebbe inciso sul precario stato di vita dei profughi, ma sarebbe stato solo un auspicio lanciato al vento. Direi che questo si attaglia perfettamente anche al documento che chiede il museo dell’autodromo”.
Secondo Brambilla servono “i soggetti promotori, le risorse, un business plan, dei finanziamenti. 

Altrimenti rimane un documento di sostanziale inutilità e genericità”.
Quindi, nonostante il Pd sia sempre stato a favore della valorizzazione dell’autodromo, “da un punto di vista della sussidiarietà, non possiamo dire come Regione ai proprietari di portare avanti un progetto senza presupposti e senza nessun aiuto, principalmente economico, da parte nostra. E’ quanto meno singolare farsi belli con i soldi degli altri”, ha concluso Brambilla.