Mancano pochi giorni al via della stagione 2014 di Formula 1 e mai come quest’anno c’è attesa per vedere le monoposto scendere in pista ad Albert Park. Per Kimi Raikkonen c’è un’emozione in più: l’inizio della sua seconda carriera in Ferrari. Il finlandese ha vinto l’edizione 2013 della corsa ma si era imposto anche nel 2007, raggiungendo nell’esclusivo club dei trionfatori all’esordio con la Ferrari piloti del calibro di Juan Manuel Fangio, Mario Andretti e Nigel Mansell. Solo un altro pilota dopo di lui è riuscito nell’impresa: Fernando Alonso.
“Ricordo bene quella prima vittoria con la Ferrari” – racconta Kimi a www.ferrari.com – “Non poteva esserci un esordio migliore per il mio settimo anno di Formula 1: vinsi dominando fin dalle qualifiche. L’anno scorso sono riuscito a conquistare il successo stupendo molti, a differenza del 2007 infatti non partivamo certo da favoriti. Per questo se dovessi comparare le mie due affermazioni in Australia devo dire che preferirei quella dell’anno scorso, perché arrivò dopo un inverno molto difficile per la Lotus”.
“L’Australia è sempre un bel luogo dal quale iniziare la stagione, Melbourne è una città molto carina e per noi europei respirare l’aria degli antipodi offre sempre sensazioni particolari. Solo le condizioni meteorologiche lasciano spesso a desiderare” – puntualizza Raikkonen – “Mi pare di ricordare solo un’edizione del GP con il sole in tutte le sessioni. È ovvio che io preferirei girare con l’asciutto, specialmente quest’anno, con una vettura completamente nuova e piena di tecnologia ancora da scoprire fino in fondo”.
Kimi ha provato al simulatore proprio oggi la pista di Albert Park, per cercare di anticipare certe situazioni inedite che potrebbero verificarsi a causa delle caratteristiche delle vetture 2014: “La pista non è particolarmente difficile, si tratta di un circuito cittadino ma per come è strutturato sembra quasi una pista permanente, gli organizzatori di solito sono molto preparati. Certo che se non hai la vettura ben bilanciata allora la vita diventa dura perché si può perdere molto tempo da chi invece ha indovinato la messa a punto. L’unico caso in cui questa pista diventa difficile è quando piove. Allora tutto si complica: l’asfalto è veramente scivoloso e le righe bianche rischiano di rivelarsi una vera e propria trappola”.
Il pilota di Espoo si astiene dal fare pronostici: “Non è mai stata una mia abitudine azzardare previsioni, e quest’anno me ne guardo a maggior ragione. Andiamo in Australia con vetture completamente nuove, secondo me il campo è molto aperto, può succedere qualunque cosa. Noi a Maranello abbiamo lavorato molto, la F14 T sembra una buona macchina, ma sarà la pista a dire chi è più veloce. Aspettiamo di iniziare a girare per fare delle valutazioni che abbiano almeno qualche dato su cui basarsi”.