Fabio Babini e Maurizio Torlasco |
L’assenza di neve della seconda tappa livella i valori sugli standard del “Monte” storico, con Babini-Torlasco che si mantengono nelle prime 10 piazze assolute (quinti a fine giornata) e Bergamaschi-Scarcella che invece scivolano prima al settimo posto, poi, a fine tappa, chiudono trentatreesimi. Giorgio ed Edouardo Schon su Lancia Beta Montecarlo, lo scorso anno primi tra gli equipaggi milanesi, sono quarantunesimi, e precedono Peter Zanchi e Giovanni Agnese su Volkswagen Golf GTI (sessantottesimi) che perdono una trentina di posizioni a causa di penalizzazione rimediata a seguito di eccesso di velocità in paese. Intorno alla centesima piazza si trovano Roberto Gorni con Angela Grasso su Ford Escort Mexico, poi Massimo Dall’Acqua con Mary Vicari su Alfa Romeo 2000 GTV e più in là Sisti-Gregori su Golf GTI. Fortemente penalizzati rispettivamente da innevamenti e problemi alla strumentazione chiudono il gruppo dei piloti del team intorno al 250° posto Antonio Bertini con Julia Hruska su Volvo 122S e Giovanni Recordati con Marco Verdelli su Lancia Fulvia 1.6 HF.
La terza tappa inizia con due prove dal fondo reso insidiosissimo dalla neve molle e sciolta che avvantaggia soprattutto i concorrenti che partono da metà classifica in giù, con l’exploit di Bertini-Hruska nella prima sezione a sole cinque posizioni dal 34° crono della Porsche di Babini-Torlasco. Scivolano in classifica a fine giornata Bergamaschi e Scarcella (59°), scavalcati da Zanchi e Agnese (54°). Schon-Schon sono 65°, Dall’Acqua-Vicari 107°, Gorni-Grasso 122° e Sisti-Gregori 177°. Bertini-Hruska recuperano posizioni, ma sono sempre attardati per l’uscita di strada che è costata loro 17.000 penalità, mentre Recordati-Verdelli si ritirano per la rottura definitiva della strumentazione.
Peter Zanchi e Giovanni Agnese
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La quarta tappa è un incubo per Scon-Schon, alle prese con problemi di navigazione e taratura degli strumenti, che rimediano 3.000 penalità in prova piombando al 142° posto. Tra i primi sono sempre Babini-Torlasco a tenere alte le azioni della scuderia. Zanchi-Agnese e Bergamaschi-Scarcella recuperano alcune posizioni, sono rispettivamente 47° e 50° a fine tappa all’arrivo a Monaco. Dell’Acqua-Vicari risalgono al 97° posto e Gorni-Grasso sono 116°.
Cinque ore di sosta nel Principato prima del rush finale Monaco-Monaco, la terribile “ultima notte”, con due micidiali prove speciali, il col de Turini (57 chilometri di strade rese insidiosissime dal ghiaccio nascosto dietro ad ogni curva) ed i 46 chilometri del tratto cronometrato di Loda. Qui gli equipaggi superstiti si giocano il tutto per tutto: un minimo errore vuol dire buttare alle ortiche 5 giorni e 2500 chilometri di gara. La rincorsa al podio dei piloti della Scuderia Milano Autostoriche si conclude con l’ottimo 7° assoluto (su 257 vetture al traguardo) della Porsche di Babini-Torlasco. La Golf di Zanchi-Agnese, con una prestazione maiuscola che la vede addirittura 2° sull’ultimo crono, risale fino alla 31° posizione assoluta davanti al Maggiolone di Bergamaschi-Scarcella, 35° in piena rimonta. Al 101° posto chiude con una gara regolare la Ford Escort di Gorni-Grasso mentre uno dopo l’altro, rispettivamente in 106° e 107° piazza, si classificano la Beta Montecarlo di Schon-Schon, che recupera 40 posizioni, e l’Alfa GTV di Dall’Acqua-Vicari (106°). Più attardata l’altra Golf di Sisti-Gregori (132°), mentre la Volvo di Bertini-Hruska riduce un po’ il ritardo classificandosi al 181° posto. Un solo ritiro per il team, la Fulvia di Recordati-Verzelli.
Complessivamente positivo il risultato nella classifica speciale a squadre, che assegna la 6° posizione assoluta alla Scuderia Milano Autostoriche.