martedì 18 febbraio 2014

CLIO CUP ITALIA, IN COMPOSIT MOTORSPORT ARRIVANO ANCHE CASSARÀ, FUMI ED IL GIOVANE RUSSO GRYAZIN





Ulteriori conferme sono giunte da parte del team Composit Motorsport per la stagione 2014 della Clio Cup Italia che prenderà il via il 5 e 6 aprile da Imola. Dopo avere annunciato nei giorni scorsi la presenza degli esperti Luciano Gioia e Daniele Pasquali, il team di Marco e Paolo Ansaloni definisce ulteriormente la propria partecipazione al monomarca della Fast Lane Promotion che da quest’anno vedrà protagoniste le nuove berline “racing” RS 1.6 Turbo.
A raggiungere la compagine modenese sono infatti il romano Marco Cassarà, l’emiliano Franco Fumi ed il giovanissimo Nikolaj Gryazin. Un trio sicuramente interessante, dal momento che i primi due vantano già un’importante trascorso nelle ruote coperte, mentre il russo ha subito dato prova delle sue capacità in occasione dei test svolti lo scorso fine settimana sul circuito del Mugello.
Pur trattandosi del suo debutto assoluto sui saliscendi toscani, Gryazin si è immediatamente attestato con gomme nuove a pochi decimi dal tempo fatto segnare dal campione 2009 della Clio Cup Italia Cristian Ricciarini, anche lui per l’occasione presente in pista. Una prestazione di assoluto rispetto, che la dice lunga sul potenziale di questo ragazzo, candidato ad essere uno dei protagonisti di questa stagione.
Per tutti gli altri (che hanno completato quattro turni da un’ora senza alcun tipo di problema) quella del Mugello era la loro seconda uscita, dopo l’altro test svolto precedentemente sul tracciato di Misano.
«Siamo particolarmente soddisfatti. Anche quest’anno abbiamo dei nomi importanti con cui potere puntare nuovamente al titolo. Gryazin è un esordiente, ma non scherza. Gli altri non credo abbiano bisogno di essere presentati. Per il momento abbiamo cinque piloti confermati, ma il nostro obiettivo è di schierare sette macchine. Mi piacerebbe inoltre potere continuare il rapporto con Ronnie Marchetti, che nel 2013 assieme a noi conquistò il titolo». - sono state le parole di Paolo Ansaloni.