Comincia a prendere forma il parco dei partecipanti alla prima edizione della Florida Winter Series, il campionato supportato dalla Ferrari Driver Academy e rivolto ai piloti professionisti che vogliono prepararsi nella maniera migliore agli impegni agonistici che li attenderanno nella stagione 2014.
Fra i primi ad aver assicurato la loro partecipazione ci sono naturalmente i piloti dell’Accademia di Maranello Lance Stroll, Antonio Fuoco e Raffaele Marciello. Anche Jules Bianchi, compatibilmente con gli impegni legati allo sviluppo della monoposto della Marussia, parteciperà ad uno dei quattro eventi in programma in Florida fra il 22 gennaio e il 19 febbraio prossimi. Un’altra pilota che sarà presente ad una delle gare è l’elvetica Simona De Silvestro, protagonista in Formula Indy.
Insieme a loro hanno scelto di affrontare in questa nuova, originale maniera la preparazione alla stagione agonistica un pugno di giovani talenti come il vincitore della F3 Open Series spagnola Ed Jones, i piloti del Campionato Europeo di Formula 3 FIA Dennis Van de Laar, Nicola Latifi e Louis Sa Silva, Alex Bozak, che ha gareggiato con Fuoco in Formula Renault 2.0 Alps, e Leonardo Pulcini, che proviene dal mondo dei kart.
Fra le caratteristiche che rendono particolare questo programma c’è il coinvolgimento dei piloti non soltanto nelle normali attività di pista proprie di questo ruolo – briefing con i tecnici, prove libere, qualifiche e gara – ma anche nella vita della monoposto, come ci spiega il direttore della FDA Luca Baldisserri: “Vogliamo che la partecipazione alla Florida Winter Series sia anche l’occasione per questi piloti di aumentare la loro esperienza in ogni settore e che comincino anche, in particolare quelli più giovani, ad affrontare tutte quelle problematiche legate a questo mestiere. Ad esempio, chiederemo loro di affiancare i meccanici che lavorano sulle vetture nelle operazioni di montaggio e smontaggio, ampliando così le conoscenze pratiche di meccanica: è il modo migliore per comprendere come i loro comportamenti in pista possono avere conseguenze nel lavoro che si svolge ai box. Inoltre, fra una gara e l’altra ci sarà il tempo non soltanto per affinare la preparazione fisica in condizioni meteorologiche favorevoli ma anche per lavorare con gli ingegneri nell’analisi dei dati e, aspetto non secondario, nel condividere le loro esperienze, provenendo da realtà diverse fra loro”.
Fra i primi ad aver assicurato la loro partecipazione ci sono naturalmente i piloti dell’Accademia di Maranello Lance Stroll, Antonio Fuoco e Raffaele Marciello. Anche Jules Bianchi, compatibilmente con gli impegni legati allo sviluppo della monoposto della Marussia, parteciperà ad uno dei quattro eventi in programma in Florida fra il 22 gennaio e il 19 febbraio prossimi. Un’altra pilota che sarà presente ad una delle gare è l’elvetica Simona De Silvestro, protagonista in Formula Indy.
Insieme a loro hanno scelto di affrontare in questa nuova, originale maniera la preparazione alla stagione agonistica un pugno di giovani talenti come il vincitore della F3 Open Series spagnola Ed Jones, i piloti del Campionato Europeo di Formula 3 FIA Dennis Van de Laar, Nicola Latifi e Louis Sa Silva, Alex Bozak, che ha gareggiato con Fuoco in Formula Renault 2.0 Alps, e Leonardo Pulcini, che proviene dal mondo dei kart.
Fra le caratteristiche che rendono particolare questo programma c’è il coinvolgimento dei piloti non soltanto nelle normali attività di pista proprie di questo ruolo – briefing con i tecnici, prove libere, qualifiche e gara – ma anche nella vita della monoposto, come ci spiega il direttore della FDA Luca Baldisserri: “Vogliamo che la partecipazione alla Florida Winter Series sia anche l’occasione per questi piloti di aumentare la loro esperienza in ogni settore e che comincino anche, in particolare quelli più giovani, ad affrontare tutte quelle problematiche legate a questo mestiere. Ad esempio, chiederemo loro di affiancare i meccanici che lavorano sulle vetture nelle operazioni di montaggio e smontaggio, ampliando così le conoscenze pratiche di meccanica: è il modo migliore per comprendere come i loro comportamenti in pista possono avere conseguenze nel lavoro che si svolge ai box. Inoltre, fra una gara e l’altra ci sarà il tempo non soltanto per affinare la preparazione fisica in condizioni meteorologiche favorevoli ma anche per lavorare con gli ingegneri nell’analisi dei dati e, aspetto non secondario, nel condividere le loro esperienze, provenendo da realtà diverse fra loro”.