Rispetto all’anno precedente, infatti, nel 2012 è cresciuto a livello regionale il numero di morti: si è passati da 532 a 540 vittime della strada. Di contro si è registrato un minor numero generale di incidenti (si è scesi da 37.130 a 35.398) e di feriti (da 50.838 a 48.759). Analoga situazione ha interessato la provincia di Milano: aumentati i morti (dai 107 del 2011 ai 129 del 2012), diminuiti gli incidenti (da 17.065 a 16.190) e i feriti (da 23.036 a 21.681).
Fa eccezione in Lombardia la provincia di Monza Brianza che ha registrato una generale diminuzione: nel 2011 vennero contati 2.741 incidenti con 28 morti e 3.631 feriti, nel 2012 vi sono stati invece 2.655 incidenti con 21 morti e 3.608 feriti.
“L’annuale presentazione dei dati della sinistrosità è sempre un forte colpo alla stomaco - ha commentato il presidente dell’Aci Milano Carlo Edoardo Valli - Passi in avanti in materia di prevenzione dell’incidentalità stradale sono stati indubbiamente fatti nel corso degli anni, ma i tragici numeri rimangono un monito per tutti noi che operiamo nel campo della mobilità. Bisogna continuare a lavorare con decisione: migliorare ulteriormente la rete infrastrutturale, garantendo buone progettazioni e manutenzioni delle pavimentazioni, della segnaletica, dell’illuminazione, ecc., sollecitare la repressione dei comportamenti scorretti, perfezionare la formazione e l’aggiornamento dei conducenti, promuovere un’efficace educazione stradale nelle scuole”.
A tal proposito va segnalata una valida iniziativa attualmente in corso presso l’Istituto Versari di Cesano Maderno: oltre 1.000 studenti stanno frequentando il corso “Partecipiamo alla sicurezza stradale”, promosso da Aci Milano e Provincia di Monza Brianza nell’ambito del Piano Nazionale di Sicurezza stradale.