La SUPERSTARS vede brillare una nuova “stella”: Giovanni Berton. Il pilota veneto, classe 1981, al suo secondo anno nella serie promossa dalla SWR, si è laureato vice campione nella International Series dopo una stagione esaltante che lo ha visto andare sempre a punti.
Forte dell’esperienza di una squadra della portata del Team BMW Dinamic, Berton, al volante di una performante M3 E92 ha centrato la vittoria per ben tre volte quest’anno: la prima in Gara 2 a Brno, la seconda sempre nella seconda gara del weekend successivo, sul tracciato dello Slovakia Ring, e l’ultima proprio a Vallelunga davanti 26.000 spettatori, dopo aver anche ottenuto la sua prima pole nella serie. Il portacolori della Casa dell’Elica, è inoltre salito per altre quattro volte sul podio, conquistando punti importanti che lo hanno portato a chiudere la stagione davanti alle Mercedes ufficiali di Vitantonio Liuzzi e di Thomas Biagi nella classifica internazionale.
A Giovanni Berton abbiamo chiesto di raccontarci questa sua annata memorabile.
Se potessi riassumere la tua stagione in due aggettivi quali useresti e perché?
Sorprendente e bellissima. Sono partito fiducioso dei mezzi che avevamo a disposizione, che erano una squadra perfetta ed una vettura più che affidabile, ma gli avversari in cui mi sarei dovuto imbattere erano agguerritissimi ed alcuni anche più esperti di me, vedi gli ex F1 come Liuzzi e Morbidelli. Ma non ci siamo fatti intimorire ed abbiamo tirato fuori la grinta necessaria che ci ha portato grandi soddisfazioni.
Come ti sei trovato con il Team BMW Dinamic?
Dopo Vallelunga 2012 avevo capito che insieme saremmo andati alla grande. Il clima con i miei compagni di squadra è sempre stato idilliaco. Anche con gli ingegneri di pista ed i meccanici ho instaurato da subito un ottimo feeling, che ci ha permesso di essere sempre competitivi, anche su tracciati dove la BMW non era data tra le favorite.
Come ti sei trovato alla guida della M3 E92?
La M3 è davvero una vettura perfetta. Lo sviluppo che è stato fatto negli anni ha raggiunto il massimo in termini di affidabilità e di performance in pista. Dà il massimo sui tracciati medio-veloci, anche se paga un po’ di cavalli in meno rispetto alla concorrenza, compensati però in percorrenza di curva. Sono molto affezionato alla mia “numero 4”… la sera prima di lasciare l’autodromo le ho sempre dato la buona notte dopo averla coperta con il suo bel telo.
Qual è stata la pista dove ti sei divertito di più?
Sicuramente Brno e Slovakia Ring. Oltre alla vittoria ci siamo presi la soddisfazione di battere ogni pronostico. Peccato invece per Portimão, tracciato meraviglioso, dove abbiamo avuto alcuni problemi con la centralina che non ci hanno permesso di lottare per la vittoria.
Adesso cosa c’è nel futuro di Giovanni Berton?
Spero ancora la SUPERSTARS. Stiamo lavorando soprattutto su questo… Adesso penso ad allenarmi disputando qualche rally e praticando del sano karting. Devo ammettere che ho un sogno che potrebbe realizzarsi: vincere il BMW Sports Trophy Award e fare un test con una vettura DTM. Per ora mi limito a tenere incrociate le dita!